Coronavirus: gli errori di sanitari e politici, e il ricorso all’autoritarismo.
Mai in tempi recenti un virus, venuto da chissà dove o prodotto da chissà chi, aveva cambiato così tanto la nostra vita come il Coronavirus, rivelando – come il più terribile degli “stress test” – la vera natura e solidità di Nazioni, Stati, sistemi politici-economici e uomini, a maggior ragione gli insicuri Italiani, paurosi e a poco agio con la Scienza.
In Italia, dove dal famigerato patto Veltroni-Berlusconi sul bipolarismo si scimmiottano gli Stati Uniti, non ci sono più, purtroppo, i seri partiti ideologici d'una volta, che su un virus non si sarebbero certo divisi (come non si sono divisi in Europa) e nell'affrontarlo sarebbero sicuramente stati più efficienti, senza ricorrere a ridicoli e controproducenti divieti (v. una norma a caso nel grafico accanto), e senza ostentare divise di generali per impressionare casalinghe e pensionati che "si fa sul serio". Per ridurre gli effetti devastanti delle terapie sbagliate e delle chiusure indiscriminate sarebbero bastate, oltre alle autopsie precoci (vietate dal ministro Speranza, v. oltre), le sensate misure di controllo discreto e "a costo zero" degli assembramenti elencate nel poster grafico di colore azzurro, v. oltre).
E' vero che i Cittadini hanno reagito in modo diverso a seconda delle simpatie politiche? Sulla
pandemia e sulle misure restrittive i due poli fittizi della democrazia di massa, la Destra e la Sinistra, hanno preso spesso una diversa posizione, più marcata tra i Cittadini
simpatizzanti che tra i dirigenti. Quelli di Sinistra si sono mostrati
intimoriti, conformisti, quando non zelanti, prendendola sul serio e praticando
alla lettera distanziamento e protezioni igieniche. Quelli di Destra, più
spavaldi, hanno ostentato indifferenza, disobbedienza e talvolta un negazionismo
che ricordava quello di Trump e Bolsonaro. Perfino che ci siano stati più morti
totali dell’ultimo anno senza pandemia hanno contestato sul web. Per la verità
in alcune Regioni è stato proprio così: dove il Covid non ha infuriato, come
nel Lazio, la chiusura delle attività ha ridotto le morti per altre cause,
dagli incidenti stradali agli infarti. Effetti benefici collaterali, ma locali.
Ma che informazione, che dibattito c’è
stato sul web? Puntuale e ricchissimo (compresi documenti stranieri altrimenti
introvabili), superiore in quantità e particolari a Tv e giornali; peccato che
è stato ad alto tasso di faziosità, con poca selezione in alcuni casi tra fonti
serie e invenzioni di propaganda. Non ho avuto tempo per rispondere a tutti gli
interventi di amici, conoscenti e sconosciuti sul tema. Ricordo, però, che la
difficoltà di dibattito sulla pandemia, o peggio la censura sul dibattito (si è
verificata più volte su Facebook e altrove) hanno imposto la “voce ufficiale”
del Governo e delle Autorità Sanitarie, un nuovo “politicamente corretto”. A cui
si è contrapposta logicamente, accanto ad antitesi fondate, una raffica di notizie infondate degli obiettori.
Un male contro l’altro. Sempre la censura porta a questo.
Se solo la gente sapesse selezionare
le notizie! Consiglio sempre di fare da filtro a quello che si sente o si vuole
dire, perdendo solo pochi minuti per documentarsi sulle migliori fonti sia pure
del web, non sul primo post o blog a caso. Nelle discussioni, nelle polemiche dirette – commenti e
chat – sarebbe utile usare un trucco del metodo socratico descritto da
Platone, sconosciuto in Italia, Paese in cui non si sa discutere: stare
esattamente alle parole ultime dette dell’interlocutore, e solo su quelle concordare
o dissentire; non parlare d’altro o di cose laterali, precedenti o di tutto.
L’ULTIMO RAPPORTO DELL’ISS (Istituto Superiore di Sanità) sui decessi totali da coronavirus riporta uno studio su centinaia di cartelle cliniche da cui si ricava che sui 130.468 decessi registrati dalla fine di febbraio 2020 solo 3.783 (appena il 2,9%) era dovuto al Covid in sé. Le altre 126.685 morti erano dovute alle gravi e plurime malattie preesistenti che i pazienti, per lo più anziani, avevano prima di essere colpiti “anche” dal Covid, fino a 2, 3, addirittura 5 malattie gravi. In particolare, il 65,8% dei morti registrati in Italia come “morti da Covid” era in realtà malato di ipertensione arteriosa (pressione alta), il 29,3% di diabete, il 24,8% di fibrillazione atriale. il 17,4% di malattie polmonari, il 16,3% aveva avuto un tumore negli ultimi 5 anni; il 15,7% aveva scompenso cardiaco, il 28% una cardiopatia ischemica, più di 1 su 10 era obeso, più di 1 su 10 aveva avuto un ictus, il 23,5% era in stato di demenza, altri ancora avevano malattie gravi al fegato, erano in dialisi o avevano malattie autoimmuni. Su quei poveri malati indeboliti e con scarse difese immunitarie il coronavirus deve aver dato il colpo di grazia. E probabilmente lo avrebbe fatto anche una normale polmonite o una banale influenza. Infatti erano migliaia ogni anno “normale”, cioè prima dell’attuale pandemia, le morti per queste due malattie.
Dopo aver dato la Parola ai dati del
Rapporto aggiornato dell’ISS, per evitare equivoci grossolani o semplificazioni
manichee, preciso come la penso io sull’intera faccenda.
Il CORONAVIRUS SI E’ MOSTRATO NON PERICOLOSO, PERICOLOSISSIMO, non è un’influenza qualunque (probabilmente è stato programmato dall’uomo: v. studi in Australia e Usa, e pareri di due premi Nobel ecc); perciò non andava né va preso sottogamba. Anzi si possono accusare Regioni, Governo, Tecnici, Scienziati e Sanitari italiani nel 2020, e in alcuni casi anche dopo, di averlo in un primo momento aggredito poco e male, senza prevenzione (non avevamo un Piano aggiornato, come altri Paesi europei, i posti letto nei Pronto Soccorso degli Ospedali erano stati ridotti per insensate "economie" dalla Sinistra e dalla Destra anni prima), né attivazione di Informatori sui viaggi aerei dalla Cina (colpa anche di Intelligence e Sanitari doganali, forse, se ancor oggi, di nuovo da Orio sul Serio, senza controlli, sono potute entrare in Italia le larve della temibile zanzara coreana che resiste all’inverno).
E poi, al contrario, entrata nel pànico, l'intera classe politico-scientifica-sanitaria ha deciso di pigiare il pedale dell' allarmismo, con una imponente, spesso ottusa, campagna psicologica e di divieti (quasi mai ex lege, più spesso per Decreti ministeriali o Regolamenti), organizzando una stretta di freni autoritaria mai vista prima, ricorrendo anche a pletorici Comitati Tecnici e Commissari unici di cui si è interessata anche la Magistratura. E a completare la messiscnea dello Stato di Emergenza in cui tutto, ma proprio tutto, doveva essere previsto e normato, all'italiana, non poteva mancare un militare in divisa, un generale degli Alpini con tanto di penna sul cappello, spettacolo altamente allusivo e simbolico che a parte le alluvioni e i terremoti non si vedeva dai tempi del Fascismo.
INADEGUATO IL GOVERNO CONTE-SPERANZA
(che sarebbe meritevole d’inchiesta). Regioni e Governo all’inizio (febbraio 2020), come imbambolati,
hanno riflessi lentissimi e tentano di negare la gravità dell’epidemia, su pressione dei produttori della Lombardia. Così si svegliano troppo tardi, con un
mese di ritardo, quando il Covid lasciato libero è ormai senza freni e i morti cominciano a essere molti. E ai cittadini che
consigliano? Nulla di concreto ed efficace. Non obbligano immediatamente, al
limite inviando i carabinieri, i medici di base a curare i cittadini con i
farmaci ordinari nei primissimi giorni, quando anche il Covid (è dimostrato da
studi e medici seri) è curabile in casa o al telefono-email nella maggior parte
dei casi, inviando invece tutti in ospedale dopo la famigerata raccomandazione “Tachipirina
(oltretutto farmaco sbagliato: abbassa la febbre che è utile difesa del corpo,
e non è un anti-infiammatorio come l’Aspirina) e vigile attesa”, e piegandosi
alla vergognosa paura dei Sanitari Ospedalieri, terrorizzati – poverini – che i
Pronto Soccorso si riempivano (vergogna: come se la funzione dei PS fosse di
essere vuoti, come se i soldati piangessero per i troppi nemici o i Vigili del Fuoco si
lamentassero dei troppi incendi), mentre interi piani di Ospedale erano-sono non
utilizzati. In realtà i PS in Italia hanno medici inesperti o disorganizzati
(ne sappiamo qualcosa anche personalmente) e bisogna formare nuovi sanitari seri e togliere la Sanità
alle Regioni.
QUANDO SI FECE DI TUTTO PER NON FAR STUDIARE
IL COVID ED EVITARE LE MORTI. Gravissimi gli ordini sbagliati, i comportamenti
conformistici e le omissioni del Ministero della Salute retto da Speranza, inappropriato
e zelante dominus di questa infelice vicenda sanitaria italiana, che proprio
quando il virus comincia a colpire duramente emana l’incredibile circolare
n.11285 in cui invita medici e magistrati a non effettuare autopsie sui
cadaveri. Per la verità, segue ciecamente l’ottusa direttiva OMS che si
preoccupa delle precauzioni igieniche, anziché della salute dei malati e della
ricerca! Nelle pandemie infettive, infatti, le autopsie sui cadaveri sono
altamente pericolose: i virus possono contagiare il personale e diffondersi
ancor più. Peccato, perché ricercatori medici e inquirenti legali avrebbero
scoperto subito che non di polmonite o insufficienza polmonare, cioè di virus, morivano
a migliaia i colpiti dal Coronavirus, ma di diffusa embolia trombotica,
provocata nelle vene dalle abnormi reazioni immunitarie del corpo. E quindi
servivano ben altri sistemi terapeutici, altri medicinali, magari più ordinari:
in certi casi bastavano cortisone ed eparina. Altro che soli respiratori! A
saperlo. Ma il primario Gianatti e il collega Sonzogni dell’Ospedale Papa
Giovanni che eroicamente fanno di testa loro e si mettono a fare migliaia di vietate
autopsie, lo scoprono e informano la comunità scientifica (pochi mesi dopo apparirà
un loro studio su Journal of Clinical Medicine). Meriterebbero un premio: gliel’ha
conferito Mattarella? Crediamo di no. Ad ogni modo, bella figuraccia
internazionale del Governo italiano e dell’OMS che hanno ottusamente decretato
il lockdown anche della… ricerca, ritardando lo studio del Covid. Senza quella
direttiva chissà quante migliaia di ammalati di Covid si sarebbero salvati nella
prima fase. Nel suo piccolo, sta cercando di appurarlo il PM di Brescia al
quale i parenti di molti malati si sono rivolti.
“E ALLORA GLI ALTRI PAESI?”. L'Italia
è stata paradossalmente il modello per tutti i Paesi occidentali semplicemente perché il primo
paese d’Europa colpito dall'epidemia proveniente dalla Cina (via aeroporti di
Bergamo-Orio al Serio e di Milano), e anche perché conoscendo l'intelligenza e
la capillarità della Sanità italiana (stereotipo ormai sfatato proprio per come
ha trattato la pandemia nella Penisola) gli altri Paesi ci hanno imitato alla
lettera per risparmiare tempo, salvo poi rettificare e andare per la propria
strada quando hanno visto che i nostri conti di malati e deceduti erano
eccessivi, da Paese del Terzo Mondo, solo perché i sanitari conteggiavano come Covid
tutti i morti anziani con molte patologie gravi. Questo significare “gonfiare”
il numero di decessi. Per quale scopo ormai è chiaro. In Germania invece (intervista
del 2020) i malati gravi con varie patologie che morivano di Covid non venivano iscritto
nel conto Covid.
RESTRIZIONI E DIFESA DAL CONTAGIO.
Regioni e un Governo di politici per caso, paurosi ma furbetti, ha approfittato
del panico tra sanitari (ripeto: inammissibile, solo italiano, anche perché la
pressione sugli ospedali era stata provocata dalle stesse regole sbagliate date da Sanità, Regioni, Governo) e popolazione, specie nel 2020, per imporre misure drastiche
a tutti, senza sottilizzare, con logica militare ottusa. Misure per lo più
stupide e autolesioniste che hanno distrutto la economia e i diritti (v. video di elicottero delle Forze dell'Ordine che insegue un uomo che corre da solo in una spiaggia deserta e quindi totalmente priva di rischi).
Tale è stata la cattiva informazione data a Cittadini, nonostante che la Televisione parli ogni giorno di Covid, che ancor oggi ci sono guidatori in auto e
passanti isolati con mascherina o con inutilissimi guanti, mentre in autobus
pubblici non un cartello è stato mai affisso per invitare i passeggeri a non
parlare e ad aprire i finestrini (misure più che sufficienti a ridurre molto il
rischio). Ricordo anche gli “esperti” tv, laureati, che invece di dare questi
consigli fondamentali, prescrivevano di “sanitarizzare” le superfici, anziché
stare lontani, stare all’aperto (parchi, monti e spiagge soprattutto) e
soprattutto non parlare addosso agli altri, cose ancora non chiare alla
popolazione più ignorante d’Europa, specie in cose scientifiche (e gli stessi
laureati risentono di questa depressa base culturale: si sono viste certe
inquietanti facce o espressioni da scemi…J).
CONFORMISMO GENERALE E DIRITTO AL
DISSENSO. Come tutti i Paesi depressi e ignoranti da secoli, la sorda,
sotterranea, voglia di autoritarismo, di uno solo che comanda (la Storia dice
tutto: non per caso solo in Italia ci sono stati in sequenza Fascismo con 20
anni di Dittatura, 40 anni col più forte Partito Comunista d’Occ., ricorrente qualunquismo
anti-Politica con Giannini-Berlusconi-Bossi-Di Pietro-Grillo, ecc), ha subito
creato un diffuso movimento conformista di totale adesione ai divieti anche
balzani e all’autorità, qualunque fosse, che ha meravigliato gli stranieri,
abituati alla disobbedienza italiana, e li ha shockati (“oddio, se perfino gli
italiani casinisti obbediscono disciplinati come un sol uomo, perdendo migliaia
di miliardi, vuol dire che la pandemia è terrificante”). Vi ricordate i
bambini, le maestre elementari, le casalinghe con gli striscioni al balcone o
le spille “io resto a casa” (stupida misura che va bene solo per i singoli, non
per famiglie di 2-3 generazioni compresi vecchi deboli e bambini che veicolano
facilmente virus). Il risvolto del conformismo è la emarginazione del dissenso
e della critica, l’ avversione, l’ odio per chi fa obiezioni anche razionali,
anche portando prove di altri medici, premi Nobel, catalogati in blocco – cose
vere e cose false – come sottocultura, rimbambiti, fake-news, anti-scienza,
rigurgiti di destra, fascismo, tutte etichette a loro volta fasciste che in Italia,
paese unico al mondo, si appioppano alle minoranze, anziché alle maggioranze
come nei paesi civili. Perfino in guerra c’era stato in Italia più dialogo e
dibattito tra esperti o tra stato e popolo, o tra vari gruppi del popolo. E
questo conformismo ha toccato tutti i mezzi di comunicazione: tv, giornali,
web, social. Si è permessa addirittura la censura sul dibattito su Facebook,
istituendo (e il partito democratico in Italia si è distinto come il primo
fautore di censure, non per caso, provenendo dalla sinistra Dc e dal Pci)
addirittura commissioni di controllo sulle immagini e notizie pubblicate. Io
stesso sono stato censurato solo per aver pubblicato innocenti foto di
infermiere inglesi ai tempi della spagnola. Ora si arriva addirittura alle
provocazioni e infiltrazioni di stato, rendendosi utili idioti pronti alla
bisogna quei minimi e irrilevanti gruppuscoli di palestrati col braccio teso
che imitano la ridicola “presa del campidoglio” dei fans di Trump a Washington.
Inoltre l’assurda volontà di
vaccinare tutti, quasi di forza, il 90 o 100% della popolazione, mentre mesi fa si parlava del
70%. Se non basta neanche il 70%, che è tanto, se si susseguono varianti del
virus (nei manuali hanno ricordato i premi Nobel, tra cui Montagnier, c’è scritto che non si
vaccina in corso di pandemia, ma prima che scoppi, perché si formano numerose varianti più aggressive),
vuol dire che questa pandemia non può essere debellata come l’influenza
stagionale o l’epatite, dobbiamo abituarci a coabitare col Coronavirus, senza
isterismi, con la massima prudenza individuale, cercando il più possibile di convivere bene.
Poi il PASSAPORTO VERDE più
pervasivo e autoritario per svolgere ogni attività importante (già escluso
esplicitamente dall’Unione Europea, quindi anti-europeo), vera discriminazione
anti-costituzionale, e la vergognosa reiterazione continuata del decreto di
stato di emergenza, anch’essa unica tra i paesi liberali. E né il Capo dello
Stato (che impose l’avv. Conte), né la Corte Costituzionale hanno emesso il più
flebile vagito.
E ALLORA? Quindi, in sintesi, da
divulgatore scientifico, amante della Salute e della scienza (sed magis
veritas), e da liberale doc, sono in teoria pro-vaccini e per il diritto di uno
stato a vaccinare la popolazione. Ma sono assolutamente per la totale libertà
dell’individuo adulto, tanto più in presenza di malattie, di vaccinarsi e far
vaccinare i suoi figli, o no.
Anche perché questo vaccino è
diverso dai soliti vaccini che sono solo “parti di virus” o “virus uccisi o
attenuati” (virus naturali, questo non si sa, sembra modificato ad hoc, hanno
detto due Nobel) e lasciano fare tutto alla naturale risposta immunitaria del
nostro corpo. Quindi sono favorevole perfino come naturista.
Questo c.d. vaccino è invece un vero
farmaco che agisce sulla genetica di ogni cellula e che può dare a cascata rari
ma strani effetti collaterali come ictus e trombosi (che i veri vaccini non
danno, semmai a chi è soggetto shock anafilattico e poco altro; a me il vaccino
antinfluenzale e anti-pneumococcico provoca spesso una brutta
bronchite-polmonite), e quindi è giusto che ogni cittadino o malato valuti “se”
vaccinarsi o no.
Ugualmente sono per la totale
libertà di scienza e di critica, anche radicale, purché non-violenta, e contro
ogni autoritarismo o censura atti che devono, anzi, essere puniti severamente
come attentati alla costituzione ecc. Nessun dissidente deve essere perseguito.
Stato e regioni devono educare,
convincere con la corretta informazione, veritiera, pluralista e non faziosa e,
non con la repressione. E non si basino sul consenso dei produttori o di
estremisti liberisti alle maniere forti: il loro, mascherato da altruismo, è egoismo
per fare profitto a tutti i costi [questo può sembrare in contrasto con la mia
denuncia – sopra – dei troppi danni economici, ma una piccola riduzione di
lavoratori a causa di qualche defezione è sempre meglio della indiscriminata
chiusura totale che c’è stata].
Piuttosto, i politici pensino a
riorganizzare preventivamente la Sanità nel modo migliore, selezionando in modo
diverso i medici di base, e non chiudendo ospedali e pronto soccorso (v. Per
citare solo il Lazio quanto hanno fatto sinistra e destra). Inoltre, tutti
questi anziani molto malati e debilitati morti di Covid di cui parla l’ISS,
tenuti in vita artificialmente con i farmaci, non sono solo “dovuti alla
vecchiaia” come ripetono per comodità i medici, ma la conseguenza della mancata
prevenzione o educazione (compreso ISS) di stato, regioni e medici. Le malattie
non bisogna aspettare che si manifestino in forma grave per poi tentare,
fingere di curarle, ma vanno evitate, prevenute per quanto possibile. Stile di
vita e alimentazione corretta fin da giovani possono ridurre del 50% le
malattie. Disincentivare i luoghi chiusi e inquinati, creare grandi parchi con
molti alberi in ogni quartiere o paese, dove poter camminare per ore,
dovrebbero essere la norma. Invece si pensa sempre all’automobile e ad altri
veicoli diseducativi (bici e monopattini elettrici). E medici, nutrizionisti,
preparatori sportivi, amministratori locali, stampa e Tv non danno ogni giorno
indicazioni pratiche, anzi, sono diseducativi.
E se lo Stato non sa prevenire o
educare, “grida vendetta al Cielo” che quella durezza che non si era mostrata
contro il Covid al suo apparire, né contro i medici di base vigliacchi tappati
in casa, né contro le Autorità Sanitarie che avevano prescritto ai malati di
restare a casa in vigile attesa e di “non recarsi nello Studio del medico di
famiglia”, né contro i Sanitari ospedalieri che lamentavano l’affollamento
pensando più alla propria comodità di lavoro che alla salute dei Cittadini, non
può essere applicata contro chi non si vaccina o protesta giustamente contro il
Passaporto anticostituzionale e anti-Europa.
AGGIORNATO IL 24 OTTOBRE 2021