17 giugno 2008

ODI FREDDI. Narcisista ex-seminarista, più anti-cristiano e anti-ebraico che ateo?

Però, anche suo padre, che caratterino: si laurea studiando di sera per gelosia della laurea del figlio. Lo capisco il Piergiorgio, i suoi odi freddi e il suo esibizionismo per prendersi la scena partono dalla famiglia. E dai suoi quattro anni di seminario (oddio, ve l’immaginate don Odifreddi?). Del resto, la Chiesa la devi frequentare per disprezzarla. Preti e suore, se li conosci li eviti. Poi, dice che “uno si butta a sinistra” (Totò). E infatti l’ex-seminarista diventò prima comunista e poi ateo militante, ma sempre con la Bibbia, i Vangeli e Gesù in bocca, sia pure formalmente per criticarli. Come non capirlo, non dirò giustificarlo, sul piano psicologico?

E invece, a proposito, chi è che difende la Chiesa anche quando è indifendibile? Chi non l’ha conosciuta e quindi non la evita. I politici clericali che la strumentalizzano senza aver mai messo piede in parrocchia o al catechismo, come tanti anni fa il toscanaccio non credente Pera (ricordate?), altro personaggio che amava stare sotto i riflettori, o il super “ateo devoto” Ferrara, che da piccolo abitava a Mosca nei palazzi privilegiati per gli apparatnicki dei partiti comunisti stranieri, come il padre Maurizio, comunistone, sposato - se non sbaglio - con la segretaria di Togliatti.
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DAL SEMINARIO A SANTIAGO DI COMPOSTELA.
Odifreddi, che è docente di matematica e scrittore di molti libri brillanti e polemici, non solo ha fatto il seminario e ha letto e interpretato la Bibbia, non solo è stato comunista, ma poche settimane fa, in uno dei suoi tipici eccessi di esibizionismo narcisista alla Pannella (come dire: “Faccio qualunque cosa, vado anche col Diavolo, purché si continui a parlare di me”), ha fatto anche a piedi il cammino di Santiago di Compostella, come i pellegrini credenti e un po' fanatici, discutendo di Dio - è proprio una fissazione - col cattolico Valzania (Rai). Lo ha rivelato Claudio Sabelli Fioretti, gran camminatore che era con lui e che lì avrà deciso di intervistarlo, prima di ritirarsi.

Vabbè, allora anch’io nel mio piccolo ho fatto l’asilo dalle suore. Che odiavo. E di odi caldi, non odi freddi. Erano, come tutte le suore, cattivissime. Inutilmente, autolesionisticamente, perfide. Capirai, piove sul bagnato: donne e per di più religiose e represse. Quando c’è (e l’ignoranza la rende inevitabile), in questi casi la cattiveria diventa davvero ottusa. Solo rarissimi maschi, i più infantili, riescono ad imitarla. Oppure i bambini. All'asilo infatti mi vendicai tagliando con le forbici una spazzole monacale. Fecero il diavolo a quattro e convocarono mia madre. Il reato era grave: rovinare una spazzola a una che è insieme suora e donna. Dico, ma li avete mai osservati bene gli abiti delle suore? Non fanno una piega. Mai una chiazza di unto. Sembra che stiano sempre a stirarsi, lavarsi, spazzolarsi, imbellettarsi, ‘ste vanitose di Dio.

Ma io avevo cinque anni e non avevo ancora coscienza di me quando avevo questi odi caldi, mentre Odifreddi ne aveva 18 quando stava in seminario, era psicologicamente adulto, e la cosa è più grave. Questa sua ambivalenza (nell'intervista - v. in basso - dice che in fondo la Natura è Dio, e che uno scienziato non può non essere in qualche modo "credente", sia pure in un ordine superiore) spiega forse l'acredine, ma non farà piacere ai comuni amici dell’Uaar, l'associazione degli atei.

Peccato, però, perché forse non a suo padre, ma a me il narcisista Pierluigi risulta un personaggio in fondo simpatico, sempre sopra le righe. Un attore nato. Sembra fatto apposta per la televisione all’italiana, dove infatti è sempre presente. Poi sa parlare a effetto, ama la battuta rapida e tagliente come piace ai registi tv. Ho duramente polemizzato con lui sul Salon Voltaire (basta inserire "Odifreddi" nella finestra di ricerca in alto, a sinistra) perché considera "fascista" lo stato di Israele.
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LE ACCUSE INGIUSTE A ISRAELE.
Sono insorto quando ha detto – e ora nell'intervista di Sabelli Fioretti sulla Stampa lo ripete – che Israele è uno stato autoritario e fascista, con argomentazioni che non tengono conto della pervasività e dell'autoritarismo di ogni Stato, e prendendosela con l'unico Stato democratico accerchiato e in guerra. Le accuse di anti-sionismo, anti-semitismo e – ora con la rivelazione del Seminario si capisce meglio – anche anti-giudaismo, se le va proprio a cercare.

Ma è una bugia colossale, come si spiega in questo articolo: Israele è uno stato liberale, con luci ed ombre, come tutti, dove c’è dibattito, ci sono contrasti molto aspri, il Governo non è né più né meno democratico di quello di Francia, Gran Bretagna, Germania o Stati Uniti. Anzi, rispetto all’Italia c’è infinitamente più libertà per la scienza (i ricercatori israeliani sono tra i primi al mondo) e per i diversi. I gay vi accorrono anche dai Paesi arabi e dalla cosiddetta Palestina. Gli arabi vi vivono indisturbati, praticando la religione islamica e facendo affari: lo stesso non si può dire per gli ebrei nei Paesi arabi (o nell’Urss tanto amata dal matematico). Ma Israele è un Paese in guerra. Guerra che non ha iniziato ma ha subìto. E' stato attaccato, è tuttora accerchiato da arabi e terroristi d’ogni tipo che vogliono distruggerlo. E Israele, checché ne pensi Odifreddi, ha tutto il diritto di difendersi con ogni mezzo. Se no, muore.
Lo sa Odifreddi quanti fastidi e limiti per i cittadini c’erano in tempo di guerra in Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e Italia? Altro che Israele! Qui, anzi, riferiscono i cronisti, l’umanità e la dolorosa sopportazione dei suoi abitanti permette ogni giorno veri e propri miracoli, primo tra tutti cercare di vivere "quasi" normalmente sapendo che da un momento all’altro si potrebbe saltare in aria per un attentato.
PIU’ ANTI-CRISTIANESIMO E ANTI-EBRAISMO CHE ATEISMO. Poi c’ il sospetto, che riguarda gran parte degli atei italiani, di essere in realtà più che atei degli anti-cristiani e anti-ebrei, contro cioè la cosiddetta civiltà “giudaico-cristiana”. Come mai? Forse per spirito di opposizione, visto che cristiani ed ebrei li abbiamo in casa e hanno contribuito a formare la società occidentale moderna. E Odifreddi molto spesso dà l’impressione di essere più che ateo un anti-ebreo, un anti-cristiano (anti-cattolico in particolare). In questo va ad antipatia, curiosamente è poco razionale, i suoi sono odi caldi, non freddi. Infatti non si pone il problema razionale della pericolosità delle religioni, di quanto oggi possano realmente incidere sulla libertà e la vita dei cittadini. Altrimenti saprebbe che mentre il Cristianesimo ha tiranneggiato e asservito le coscienze e perfino ucciso in passato atei, eretici e blasfemi (ma oggi non più, grazie alla dura lezione impartita dal Liberalismo), mentre l’Ebraismo non ha mai fatto nulla di simile, e a differenza del Cristianesimo (anzi, neanche fa missionarismo, cioè non cerca neanche di convertire), l’Islamismo al contrario è sempre a caccia di anime e corpi, cerca di convertire, anche con la forza, e – ne parlano quasi ogni giorno tutti i giornali – tortura e uccide atei e peccatori, “blasfemi” ed eretici, e in alcuni casi anche islamici di altre tendenze. Quindi per un razionale, tanto più ateo, l’islamismo dovrebbe essere il vero nemico, non certo l’innocuo e liberale ebraismo, o una Chiesa ormai senza artigli. Perché le religioni non sono tutte ugualmente aggressive, e gli atei davvero razionali dovrebbero perciò concentrare i propri sforzi contro le più pericolose. Ma Odifreddi, invece, mentre continuano le violenze e le stragi islamiche, continua imperterrito la sua personale e inutile campagna contro il Cristianesimo, specie cattolico, e l’Ebraismo, o Israele. Questo ci divide in modo irreparabile.
E CI SONO ANCHE COSE IN COMUNE, MA... Poi ovviamente ci sono cose apprezzabili che sono anche mie, come almeno l’asserita “razionalità”, l’humour, l’amore per la scrittura, il polemismo, l’ateismo stesso come metodo agnostico e relativista, fino alla divulgazione scientifica (il mio campo è l’alimentazione) e alla piccola curiosità del nome significativo (il mio è più bello del suo: "Invero laico"). Ma è per questa sua ricorrente caduta nell’astio irrazionale e immotivato contro Israele e l’ebraismo (e mai, guarda caso, contro l’Islam o le altre religioni) che non l’ho inserito tra i "miei personaggi" come avrei voluto (v. colonnino accanto). Sì, perché in questo la sua polemica rischia spesso di apparire emotiva, caratteriale, oppure recitata, “di ruolo”, puramente teatrale, esibizionistica, chissà. .
ATEISMO NOBILE E ATEISMO MESCHINO.
Ma l'errore più grave per un laico è confondere tra Chiese, cioè le strutture di potere delle religioni, e i credenti. Certo, tutti noi abbiamo sempre pensato, che i Cristiani, anche al di là dell’etimologia, siano un po’ cretini. Io me ne sono accorto a 8 anni, leggendo le sciocchezze del catechismo. A 14 anni ne ero assolutamente certo. Ma con che animo andare a urlarlo in faccia alla vecchietta inginocchiata nella chiesetta del villaggio? Suvvia, ci vuole tutta la "crudeltà" un po’ infantile d’un ex-seminarista pentito per prendersela con i credenti stupidi anziché con i papi furbacchioni.
Perché noi atei, signorilmente pietosi dell’ignoranza e immaturità altrui, abbiamo evitato finora di offendere inutilmente le religioni davanti al popolino (che non capirebbe). Sarebbe stato come sparare non sulla Croce, ma sulla Croce Rossa. Il postulato, il mai dichiarato finora gentlemen agreement, era duplice. Mai parlare di Dio, sia pure per negarlo, tra intellettuali, quasi tutti atei: sarebbe stata considerata una caduta del gusto, come parlare di oroscopi tra donnette. Tanto meno, un intellettuale, anche l'ateo più duro, doveva perdere il tempo e la faccia a polemizzare attorno al presunto Dio con la gente semplice.
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I SECONDI FINI DELLA FEDE.
E' ovvio per mille segni che questo Dio non c’è, che nessuna divinità può esistere, e che gli Dei conclamati lo sono solo per invenzioni del Potere di leggendari Sacerdoti-Re che avevano di fronte torme ignoranti e quindi paurose (cfr. a Roma il Rex Pontifex Maximus, capo supremo, sommo sacerdote e costruttore di ponti: oggi diremmo capo del Genio Militare), divenute poi Tradizioni assurde e incomprensibili. Tanto che perfino la gente che crede di essere "credente" in realtà è attaccata non all'essenza etica della religione (p.es. vivere onestamente e amare il prossimo), che è solo un furbo pretesto inapplicato da tutti, ma vuole lo spettacolo delle antiche tradizioni rituali, le rassicuranti certezze che de-responsabilizzano e rafforzano i "deboli di spirito" (cfr. Gesù), cioè gli scemi, e nella religione cattolica il comodo perdono a buon prezzo dopo aver fatto i propri comodi egoistici. E se donne mature e uomini con la barba si piegano davanti a ridicole immaginette adatte a bambini di 3-5 anni, lo fanno in modo obliquo, per nostalgia dell’infanzia e della mitica Età dell'oro della semplicità perduta. Ecco il fascino antropologico e psicologico delle religioni sui poveri di spirito.
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SOTTOCULTURA E PSICOLOGIA DELLE RELIGIONI.
E' così che tutte quelle sciocchezze sono state sapientemente fatte diventare cultura, vissuto personale. Eh, ma Odifreddi questo fattore "culturale" antropologico che purtroppo svolgono le superstizioni, non lo capisce. Noi, invece, per combatterlo dobbiamo prima capirlo.
E' proprio questo carattere psico-patologico e culturale che impedisce alla nostra Ragione di far breccia sui semplici, i cosiddetti cretini. Ma non sono loro il vero obiettivo della nostra azione intellettuale. Sarebbe stupido l’intellettuale che perdesse tempo col credente per dimostrargli che è da stupidi credere. Un missionarismo al contrario. Il vero stupido sarebbe il professore, ignaro di psicologia, non il contadino.
Poi venne Odifreddi, a dare del cretino in tv o sui libri solo al povero cattolico, al povero ebreo qualunque. Un po' sospetta questa fissazione sul filone giudaico-cristiano appreso dalla Bibbia in seminario. E gli inventori originali delle varie religioni? Altro che cretini, erano furbissimi. La religione non è un calderone in cui tutti sono uguali. C'è un abisso tra papi, cardinali e preti, e la gente semplice e ignorante (o con qualche problema psicologico) che li ascolta e gli dà credito. Possibile che Odifreddi non lo afferri? O anche lui disprezza la psicologia e l'antropologia?
Noi laici, anticlericali e atei siamo severi con le Chiese e con chi diffonde superstizioni, ogni genere di superstizione, per calcolo di potere, ricchezze e privilegi, o per ignoranza. Ma dobbiamo avere umana compassione per i plagiati, per le vittime dell’ignoranza e dei deficit psicologici. Ebbene, questa differenza, per niente sottile, l’inutilmente "crudele" Odifreddi, se non l’ha capita finora non la capirà mai. Per il resto, abbiamo le medesime idee.
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L’intervista a Odifreddi sulla Stampa è leggibile sul sito di Claudio Sabelli Fioretti. In alto la copertina dell'ultimo volume di Odifreddi: Perché non possiamo essere cristiani, ed. Longanesi.
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JAZZ. Una testimonianza storica è il concerto dal vivo nel tipico jazz club Half Note (NYC) del quintetto di Lennie Tristano, grande innovatore dello stile del piano e del cool jazz. Il brano è 317 East 32nd (durata 9::45). In evidenza oltre a Tristano al piano, Warne Marsh. Il quintetto era costituito da Lee Konitz (as) Warne Marsh (ts) Lennie Tristano (p) Sonny Dallas (b) Nick Stabulas (d). Giugno 1964.
AGGIORNATO IL 27 DICEMBRE 2014

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22 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Se altri avessero affermato che Binetti non capisce perchè non ha mai fatto sesso come un uomo saremmo insorte/i.
Certo, per le bocche buone è anche simpatico, ma scrive una serie di sciocchezze che danneggiano chiunque abbia a cuore la laicità e anche l'anticlericalismo.
A me sembra il classico caso di utile idiota (ovviamente per me e per i miei bisogni è disutile)

Tiziana Ficacci

18 giugno 2008 alle ore 08:45  
Blogger Nico Valerio said...

Come sai, in una lunga e dura polemica (Salon Voltaire) mi sono già posto il problema se Odifreddi sia più utile o disutile al nostro tema. E conclusi che non era utile.
Ma poi ho visto che le sparate sollevano almeno il problema. Fanno vergognare, è vero, noi laici e anticlericali seri, ma costringono la Chiesa e certi politici sulla difensiva. Dopotutto il livello è... quello che la Chiesa e i clericali si aspettano dagli anticlericali...:-)
Il fatto è che non ci sono altri che parlano di queste cose in tv o sui giornali. I media vogliono tipi strani. Io stesso non fui più invitato dalla Rai-tv perché non facevo quel teatro provocatorio che piace a loro, ma mi limitavo ai dati scientifici. No, loro vogliono personaggi capaci anche di fare i buffoni, i clown, di "sputtanarsi", pur di lanciare un messaggio. Vedi Pannella. D'altra parte il pubblico tv è anziano, poco scolarizzato, non legge, poco reattivo e sonnacchioso... Infatti avrai notato che sulla stampa (il livello dei lettori è superiore a quello dei telespettatori) O. è meno provocatorio che in tv.
Io, poi, non guardo neanche più la tv.
Quindi noi abbiamo gli Odifreddi che ci meritiamo. C'è poco da scegliere: o lui o nessuno, purtroppo.
Proprio per il pudore che noi laici o atei abbiamo sull'argomento (come spiego nell'articolo al cpv Ateismo nobile).

18 giugno 2008 alle ore 11:11  
Anonymous Anonimo said...

Bello e ironico.

18 giugno 2008 alle ore 17:46  
Anonymous Anonimo said...

Sinceramente essere rappresentata da un pulcinelal non è il mio obiettivo. Come h scritto anche su www.nogod.it, la "promozione" di Fisichella all'Accademia della Vita è , tra le altre cose, anche l'ottimo risultato otenuto ad annozero nella puntata sulal pedofilia dove smascherò addirittura i vuoti nel latino (sorprendenti in un matematico) di Odifreddi. Poi secondo me chi da del cretino ai cristiani (e come sai non lo sono) e della poco scopata (e non sono una fanatica del sesso) a Binetti è un razzista neanche simpatico.
Tiziana

19 giugno 2008 alle ore 07:59  
Anonymous Anonimo said...

Sono assolutamente d'accordo con Tiziana. Quando sento i commenti di Odifreddi di colpo divento un fan del papa. Credo che il termine razzista e ignorante sia quello che meglio gli si confà.

David Limentani

19 giugno 2008 alle ore 10:29  
Blogger Nico Valerio said...

Cari amici Tiziana e Limentani, figuratevi se volevo "riabilitare" Odifreddi. Dopo tutto quello che gli avevo detto sul mio Salon Voltaire (link sul colonnino di questo blog, poi cliccare Odifreddi nella finestrina in alto a sn), volevo solo psicologizzare, cioè ricollegare alla sua personalità e al suo carattere l'evidente tendenza alla provocazione. Gli ho dato addirittura dell'infantile e dell'esibizionista. Insomma, rispetto a ieri, la mia critica è meno seriosa e più incline a considerarlo un fenomeno mediatico. Il che cosa dice è paradossalmente meno grave del come lo dice. Del resto, e non voglio certo giustificarlo ma solo colpire meglio tutti i comunicatori che usano questi mezzi, come credete che abbiano avuto "visibilità" (ecco la cosa che sta più a cuore a O., v. cammino di Santiago di Compostella) i vari Sgarbi, Ferrara, D'Agostino, lo stesso Pannella?
Insomma, il Nico Valerio-1 (il super-laicista a cui piace anagrammare il nome in "invero laico") lo prende sul serio e perciò s'indigna. Ma il Nico Valerio-2, giornalista, comunicatore, psicologo e mondano, è portato più a riderne e a non prenderlo sul serio.

19 giugno 2008 alle ore 11:01  
Anonymous Anonimo said...

Francamente trovo incredibile che tu accosti Pannella a un simile personaggio. D'accoprdo con te che è diventato molto autoreferenziale, ma francamente Odifreddi, Sgarbi ecc. "non sono degni neanche di allacciargli gli stivaletti"

Angela S.

19 giugno 2008 alle ore 14:38  
Blogger Nico Valerio said...

Eh, come siete seri! Ma qui non siamo sul Salon Voltaire! Angela, vedo che non riesco a farmi capire in questo articolo. Tutti voi che avete commentato date un valore ai "contenuti", a quello che dicono i vari personaggi: Odifreddi, e ora Sgarbi, Pannella ecc.
Io sui contenuti sono ovviamente stra-daccordo con voi. Stop.

Ma io *non" volevo parlare di questo. Lo ritenevo ovvio, banale, risaputo. Qui infatti siamo nel mio blog personale, non nel blog Salon Voltaire, dove si guarda alle idee, ai contenuti.
Io, che sono un ammiratore di Pannella, sia pure critico (l'ho più volte contestato, ma in un articolo dell'anno scorso lo riconosco come l'unico politico geniale in Italia: cerca nel motore di ricerca del SV), sostengo che dal punto di vista comunicativo il suo "personaggio" è nato e si è rafforzato a suon di provocazioni forti, pesanti, talvolta vere e proprie bestemmie politiche, che hanno scandalizzato sempre qualcuno: la Chiesa, i conservatori, i militari, i comunisti, i reazionari, gli ecologisti, i fascisti, i socialisti, perfino i liberali.
Sempre così in Italia. Prima l'eccentrico lo si contesta come un volgare provocatore, poi dopo molti anni, quando ormai è noto come "uno di casa", è un
"personaggio" consolidato e familiare grazie a giornali e Tv, lo si mette nell'Empireo, tra gli Dei. Vedi Montanelli, prima fascista e reazionario, poi conservatore, poi genio del giornalismo. Naturalmente nessuna delle 4 definizione è (era) vera.

Lo stesso per Odifreddi: qualunque cosa dica, ripeto, ha la stessa psicologia. Dice cose urtanti, anticonformistiche, cioè
"castronerie", "cose vergognose" ecc. Anche lui, un po' ci crede, un po' recita affezionandosi però al suo personaggio. E' il processo tipico del Grande Narcisista. Sgarbi docet. Ma anche l'istrionico Marco nostro amico è un maestro del ramo.
Ma intanto O., come gli altri, è diventato un personaggio. Grazie al nostro scandalo, amici Tiziana, Limentani e Angela, grazie a noi. Me compreso. E di questo passo tra qualche anno sarà anche lui, come tutti, un "mostro sacro". Così va il Mondo.
Poi se vuoi sapere che penso di Odifreddi o di Pannella vai sul Salon Voltaire e cerca nella finestra in alto a sinistra scrivendo il nome voluto.
Ciao, carissima, e scusa l'antipatico tono didattico, ma era per gli altri: per i tanti che hanno letto ma non hanno scritto.
Grazie dell'intervento, generoso e passionale com'è tipico delle donne intelligenti. Ma, direbbe Max Weber, "valutativo".

19 giugno 2008 alle ore 15:44  
Anonymous Anonimo said...

ciao, non sono d'accordo su quello che hai detto delle suore, non sono represse, o almeno non tutte, la religione è un argomento delicato, in questo momento che di valori ce ne sono proprio pochi, tu che sei sicuramente un uomo di cultura, attento le parole sono importanti e vanno dette con parsimonia, studiate attentamente, nelle foto sembra che il tempo per te si sia fermato ciao Nico anita

19 giugno 2008 alle ore 17:47  
Anonymous Anonimo said...

Quello che è certo, caro sig. Valerio, è che la gente non ci sta a farsi dare la parola da Odifreddi.

Marco Barabiol

20 giugno 2008 alle ore 12:06  
Anonymous Anonimo said...

Stando ai fatti: Odifreddi ha fatto rifulgere come una stella Rino Fisichella nella puntata di annozero. Inchiodando tutti quelli che si occupano e preoccupano della pedofilia all'idiozia. Condivido chi lo ha definto l'utile idiota.
Serena Padova

20 giugno 2008 alle ore 15:22  
Blogger Nico Valerio said...

Prendo atto che il mio tentativo, dopo tante dure polemiche, di umanizzare Odifreddi, cioè di renderlo un po' meno insopportabile arrampicandomi sugli specchi del suo istrionismo è quasi fallito. A furor di popolo dei blog.
Io a mia scusante posso dire che
1. l'articolo partiva da una intervista precisa. Poi mi sono lasciato trascinare e ne è venuta fuori una piccola monografia.
E a questo punto i miei lettori, a ragione, hanno esteso le loro argomentazioni a tutto l'Odifreddi, anche quello tv.
2. Non vedo la tv.
3. Non ho letto un solo libro di O.
Quindi non so i guasti che un tipo del genere può combinare in diretta tv.
4. L'ho attaccato solo per precise dichiarazioni e frasi riportate, come quando ha offeso ingiustamente Israele. Ma anche perché fa l'ateo solo contro cristiani ed ebrei. E allora ho visto in questo, più che ateismo neutrale, un anti-giudo-cristianismo inquietante, perché è simile a quello degli anni Trenta in Germania...:-(
Perciò sulle sue gaffes tv è sicuro che i miei lettori ne sanno più di me, e di loro mi fido, visto che sono concordi.
Mi chiedo solo come faccia a vendere tanti libri,,, se non piace quasi a nessuno. Qualcosa non quadra...

22 giugno 2008 alle ore 02:33  
Blogger Nico Valerio said...

La Ficacci è una critica esperta di odifreddismo e non la contraddirò. In quanto donna per di più non vedrà la battuta sessista e maschilista di O. con lo spirito sventatamente umoristico e goliardico con cui - senza averla ascoltata - sarebbe tentato di interpretarla il Nico Valerio-2 (severamente ripreso dal Nico Valerio-1). Ci sono curiosi ricorsi: sulla Bindi il maschilista di Destra Storace e il dannunziano istrionico pari-grado di O. (Sgarbi).
Sono anch'io un battutista, ma in tv dò ragione alla Ficacci: si fa presto ad essere controproducenti.

22 giugno 2008 alle ore 02:51  
Anonymous Anonimo said...

Grazie della tua attenta risposta, non sono una critica attenta di O., sono una lettrice di media/ bassa cultura ma in grado di capire che la lettura della bibbia di O. è molto superficiale, che ha avuto evidentemente una educazione religiosa di cui non è in grado di liberarsi, e che, soprattutto, è un maschio banale che come tanti banali è convinto delle potenzialità taumaturgiche di una scopata. Beninteso se lui è il generoso erogatore.

22 giugno 2008 alle ore 08:48  
Anonymous Anonimo said...

Caro Valerio,
i libri di O. hanno successo perchè sono di facile e consolatoria lettura e perchè sono ben pubblicizzati da un sistema che guarda con favore a chi "pur sembrando" non attacca il sistema.
Valzania si è ben guardato di invitare a Santiago de Campostela te, l'amica Tiziana, o simili... Poi O. perchè va a Campostela che è un luogo di devozione che per molti vorrà dire qualcosa. Credo che l'aspetto più inquietante di O. sia proprio il disprezzo che nutre e che non intacca minimante la gerarchia ecclesiale. Per quanto riguarda Israele, certo non devo dirlo a te, sono in moltissimi purtroppo a condivider il pensiero di O. che certamente non è un democratico (e infatti è stato chiamato a fare il saggio del partito democratico) . Per quanto riguarda le terribile scicchezze sulle donne... caliamo la tenda.

Mario Cherri da Roma

22 giugno 2008 alle ore 11:10  
Anonymous Anonimo said...

DEL RESTO CHIUNQUE SENTA IL BISOGNO DI DEFINIRSI CREDO CHE ABBIA DEI PROBLEMI

22 giugno 2008 alle ore 15:32  
Blogger Nico Valerio said...

"Generoso erogatore", "un'educazione religiosa di cui non riesce a liberarsi". Belle definizioni. Da ironico esteta vado in solluchero, Ottime!

23 giugno 2008 alle ore 17:06  
Blogger Nico Valerio said...

Mario Chern ha toccato due punti interessanti:
1. Certo anticonformismo tv o libresco che irrita, solleva polveroni, semina antipatie e odi, ma poi in sostanza lascia che i rapporti veri tra Potere e cittadino, o tra Stato e Chiesa restino intatti.
Mi viene in mente il ruolo istituzionale dell'antico "buffone di Corte", senza la minima offesa s'intende, cioè colui che ha licenza di dire cose sgradevoli o satiriche sul Re perché è, appunto, un comico satirico riconosciuto fuori delle cose del Mondo, cioè ritenuto dalla Corte poco meno d'un pazzo. E poi perché il Principe può così dimostrare ai Cortigiani di essere aperto e liberale.
2. Il disprezzo addirittura morale per i credenti. E' inammissibile perché confina col razzismo. Anch'io sono non credente: ammetto la presa in giro di quelli da noi considerati "creduloni". Anch'io ridacchio degli oroscopi o delle superstizioni (es. il venerdi o il gatto nero), ma ne scaturisce semmai un senso di pietà per la debolezza umana.
In fondo anche l'ateismo è una idea, una credenza (secondo alcuni addirittura una religione...), abituiamoci quindi a convivere, credenti e non credenti, tra polemiche, ironia e accuse reciproche, certo, ma nel sostanziale rispetto.

23 giugno 2008 alle ore 17:28  
Anonymous Anonimo said...

...ovviamente odi freddi che sputa nel piatto dove ha mangiato non so quanto abbia di coerente nella sua matematica vita...

7 ottobre 2008 alle ore 00:59  
Anonymous Anonimo said...

caro nico valerio non ti pare di essere un po' narcisita a tua volta?

22 dicembre 2008 alle ore 11:42  
Blogger Nico Valerio said...

Un anonimo (talmente anti-narcisista che non... si firma) mi dà del narcisista. Sì, un poco, davvero poco, lo sono. Ma mi controllo bene, sono molto autocritico, forse più critico verso di me che verso gli altri. E ritengo che un po' di amore per se stessio, in mezzo a tanta gente che non si ama, ma sotto sotto si disprezza, sia un bene, una vera e propria virtù. Solo chi si vuole bene e si osserva (di qui anche il senso autocritico e ironico) può voler bene, criticamente, anche agli altri, e credere in quello che fa.

27 ottobre 2010 alle ore 00:13  
Anonymous Anonimo said...

Ma quando Odifreddi afferma categorigamente che i Cristiani sono naturalmente cretini non si fà un autogoal?
Leggo su wikypedia che i suoi genitori lo hanno mandato alle elementari dalle "monache",e alle medie addirittura al "seminario"(chissà se l'ha chiesto pure lui?).
Ma come mai?Forse che i genitori erano dei buoni Cristiani come tanti,o non c'erano altre scuole se non le "statali"(giudicate inferiori?).
Mi piacerebbe sapere se nel girone dei Cristiani-cretini il Nostro condannerà anche i suoi genitori,o farà una eccezione.
Ho dei piccioni sul terrazzo che hanno figliato e ho visto che hanno generato piccioni(non aquile).
Mi chiedo se da geni possono nascere"cretini",o da "cretini"possono nascere geni,chissà cosa prevede l'ereditarietà di cui mi intendo poco?Ciao Antonio

21 aprile 2011 alle ore 22:55  

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