07 aprile 2008

RISCHI DA BLOG. Ma ora il blogger salutista vi dice come prevenirli

La sindrome del giornalista "anni 50"? Avete presente la famosa foto del giovane Montanelli costretto a scrivere un articolo nel corridoio chissà dove, malamente seduto su una pila di giornali e con la Olivetti 22 in equilibrio instabile sulle ginocchia? Be', quelli erano anni duri - altro che tv, telefonini e internet - quando davvero i giornalisti dovevano andare sul posto, capire tutto in pochi minuti e rompersi le dita sui tasti, con orari impossibili, facendo quasi sempre la notte, e alla fine dettando lentamente parola per parola ai "dimafonisti" con tanto di spelling i loro lunghissimi (allora si scriveva almeno il doppio) articoli di corrispondenza.
Ma almeno si muovevano, eccome.
Oggi, invece, il nuovo "giornalismo diffuso" dei blog è tra gli hobbies o le professioni più a rischio, perché genera un sedentarismo molto pericoloso, tanto da uccidere, come si legge sul New York Times, ripreso dal Corriere. Le sue frange più professionali, negli Stati Uniti, dove un buon blogger professionista - sembra un ossimoro, ma non lo è - può tirar sù anche parecchie migliaia di dollari al mese, sono sottoposte a ritmi di lavoro che neanche nella Londra di Dickens.
In Europa e specialmente in Italia siamo più calmi, il blog conserva il suo volontarismo pioneristico, e la concorrenza è molto meno sentita. Alcuni blogger, poi, scrivono poco perché ritengono che ci siano ancora troppo pochi lettori, data l'arretratezza informatica italiana. Io stesso alle volte perdo l'entusiasmo, pur avendo un sacco di notizie, scoops e graffianti commenti in bozza, perché so che poi mi aspettano al massimo cinque commenti, tutt'al più una ventina per i temi più controversi, con una presumibile platea di lettura di alcune centinaia di persone ad articolo. Troppo poco per uno che ha scritto libri Mondadori e articoli su giornali per molte migliaia di lettori. Non è incoraggiante la mancanza di feedback.
Però, essendo un blogger salutista e naturista, esperto di tutti i trucchi per prevenire e curarsi in modo naturale e sopravvivere in città, offro volentieri qualche consiglio di base ai colleghi blogger, specie a quelli politici e di cronaca che si sono messi in testa di bruciare sul tempo l'Ansa e la Reuter, e quindi soffrono di tutti i rischi dei vecchi giornalisti dei tempi eroici.
Innanzitutto, stare seduti lo stretto necessario per scrivere. Le email e i siti del web si possono benissimo leggere in piedi angolando opportunamente lo schermo. Approfittare della stazione eretta per ergersi di tanto in tanto sulle punte dei piedi (nessun imbarazzo: agli altri sembrerà un normale gioco di stretching, che del resto fanno tutte le segretarie), permettendo così ai muscoli delle gambe di premere sulle arterie creando un salutare "effetto pompa" sul sangue, che faciliterà il ritorno venoso verso il cuore, sempre problematico in chi sta lunghe ore seduto, o anche in piedi ma fermo.
E mentre si sta seduti scrivendo? Nulla è perduto: qualcosa si può fare per attenuare i rischi. Evitare l'immobilità assoluta delle gambe. Ricordarsi di giocherellare con le gambe, muovendole molto, come fanno tutti i bambini, ma anche in questo caso facendo lavorare un po' muscoli e tendini delle gambe da fermi (ginnastica "isostatica") semplicemente mettendoli ritmicamente in tensione dopo aver posizionato i piedi sulle punte della dita. Questo permetterà anche, pur continuando a star seduti, di non poggiare con il retro della coscia e l'angolo dietro il ginocchio sulla sedia, situazione a rischio perché blocca ulteriormente il già scarso pompaggio del sangue.
Ogni mezz'ora stiratevi e allungatevi. Ogni ora alzatevi e andate a guardar fuori del terrazzo, o andate con un pretesto in un'altra stanza, o andate in cucina per bere l'acqua del frigo, o telefonate (rigorosamente in piedi e muovendovi).
Ogni tanto, se temete crampi alla mano o tendiniti, o avete problemi alla spalla (spesso è perché non avete l'accortezza di poggiare il gomito sul tavolo quando azionate il mouse), cambiate verso al mouse, e usate la sinistra, ricordandovi di programmare il tasto principale del mouse in "proprietà".
E soprattutto, ecco la medicina migliore: staccate verso le 18-19h o quando volete voi, e fate una lunga e veloce camminata all'aria aperta. Vera, non virtuale. Prima lentamente, poi aumentando la velocità fino ai 5-6 km all'ora (passo di chi si affretta perché in ritardo). Voi lo farete con calma e senza agitazione: vedrete che dopo un po' si raccorderanno tra loro respiro, battito cardiaco e passo. Imparate a fare un passo medio o lungo: è più efficace e redditizio, a parità di dispendio energetico. E coinvolge anche i muscoli glutei, quelli che spingono la gamba, che il sedentarismo appiattisce e atrofizza.
La camminata sportiva va bene se è dai 45 ai 60 minuti e oltre, senza interruzioni. Questo ogni giorno (nei casi disperati una volta ogni due giorni). Dove? Nei parchi, ma anche nelle normali strade, purché poco frequentate da auto: ogni città ha dei lunghi percorsi quasi puliti (lungomare, lungofiume, grandi vie pedonali, piste ciclabili ecc).Qualunque ora va bene. Ma se camminare la sera dopocena (ottimo) perché c'è fresco e poco traffico, ricordatevi che il vostro cuore si sarà eccitato e quindi dovrete aspettare almeno un paio d'ore prima di andare a dormire.
L'ideale, dicono gli epidemiologi e i cardiologi, sarebbe fare circa 10 mila passi al giorno, tra piccoli e casuali (dentro casa o in ufficio) e quelli sportivi e volontari fuori casa. Tenete presente, anche senza munirvi di contapassi, che 2000-3000 passetti li fate comunque durante la giornata senza accorgervene, anche se siete sedentari. Sono dunque i restanti 7000-8000 passi che fanno la differenza, e distinguono i sedentari ad alto rischio per tutte le malattie (dalla stitichezza al diabete, dal cuore al sovrappeso, dall'insonnia ai tumori) dai non sedentari.
Se proprio non riuscite a camminare, oppure piove e fa freddo (o caldo), sappiate che la ciclette è molto efficace. E' meno divertente (però potete ascoltare musica, guardare il web), ma è più efficace ancora della camminata ai fini della prevenzione del sedentarismo e dei rischi collegati. Per evitare radicali liberi e traumi va fatta gradatamente e senza eccessi, aumentando un poco ogni giorno. Partite da 5 minuti a bassa velocità e arrivate a mezz'ora e più, facendo ogni tanto qualche allungo o scatto, ma solo a gambe molto calde, mai all'inizio dell'esercizio. Dopotutto lo "spinning" di moda, che pagate a caro prezzo nelle palestre, dove dovete sorbirvi la musica stupida scelta da altri, è in fondo una ciclette. A casa vostra, dopotutto, magari davanti al vostro computer, potete scegliere la vostra musica preferita.
Ma badate, non stiamo parlando ancora di sport. Con questi trucchi sarete solo dei normali "non sedentari". E' più che sufficiente per vivere bene: serve a prevenire le malattie, ad affinare il corpo, a tenere a compensare i tanti stress, a farvi dormire meglio, a migliorare l'umore e perfino l'attività sessuale, che è strettamente dipendente dalla circolazione e dall'umore. Dopodiché anche i vostri blog saranno migliori: più graffianti, brillanti, ricchi di verve.
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JAZZ. Ecco un lontano concerto registrato dal sassofonista tenore Lester Young, insieme con Buddy Rich (batteria), Ray Brown (contrabbasso), Hank Jones (piano), Flip Phillips (sax tenore), Bill Harris (trombone), Charlie Shavers (tromba). L'atmosfera è quella d'una jam session.

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5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Un post molto utile, specialmente a me! Grazie

7 aprile 2008 alle ore 22:01  
Anonymous Anonimo said...

Be', hai dimenticato di dire al popolo dei blog: postate un po' meno, visto che la maggior parte dei vostri articoli sono aria fritta, o interessano solo voi.

8 aprile 2008 alle ore 11:24  
Blogger Attentialweb said...

Molto interessante questo blog!
Roby

2 maggio 2008 alle ore 22:54  
Anonymous Anonimo said...

good start

11 novembre 2009 alle ore 05:51  
Anonymous Anonimo said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

11 novembre 2009 alle ore 06:03  

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