CENTRI STORICI. Vuoi usare uno spazio limitato? Paga il biglietto
Ma ora l'inquinamento e la materiale impossibilità di procedere in auto stanno facendo cambiare idea a parecchia gente, compresi alcuni amministratori, sempre preoccupati di non essere rieletti e di dispiacere ai propri elettori.
"Il modello londinese della «congestion charge» - scrive il Corriere della Sera in Cronaca di Roma - comincia a fare adepti anche in Italia. Come nella Londra di Ken «il rosso», anche nella Bologna di Cofferati sarà possibile, per i non residenti, recarsi in centro in auto pagando un ticket giornaliero. È una notizia interessante perché questo meccanismo, sperimentato con successo non solo a Londra, ma anche in altre città del nord Europa come Oslo, adesso viene importato anche in Italia e potrebbe contagiare altre città come Roma. Così come il pedaggio londinese, l’esperimento che si sta per intraprendere a Bologna è basato su un principio sacrosanto: che lo spazio urbano è un bene pubblico scarso e che la sua utilizzazione eccessiva, provocando congestione, impone un costo elevato alla collettività. Chi pertanto vuole o deve usare la macchina anche quando il traffico è elevato deve pagare. Certo, questo crea una disparità tra chi ha il privilegio di trovarsi in centro e chi deve muoversi dalle periferie, ma è molto meglio dei divieti assoluti o del caos provocato dall’assenza di regolazione. E poi, se i proventi del pedaggio sono devoluti, come a Londra, al potenziamento dei servizi pubblici i vantaggi sociali diventano significativi".
A noi sembra un sacrosanto principio liberale. Ai cittadini bisognerebbe fare questo discorso franco. Lo spazio nei Centri storici è pochissimo e di tutti. Tutti hanno diritto di usarlo. Già se tutti uscissero di casa a piedi, ci sarebbe un ingorgo insopportabile. Vuoi usare quello spazio limitato con la tua auto (che occupa lo spazio di almeno 5-8 persone e inquina)? Benissimo, ma renditi conto che un'auto - anche se fosse vecchia e senza valore - nei vicoli d'una città antica è un lusso. Un lusso nel senso di disponibilità esclusiva di spazio, tanto più se a vantaggio d'una persona sola. Paga, dunque, questo lusso, questo privilegio, con un biglietto d'ingresso. Per esempio 5 euro al giorno, salvo abbonamenti. In tal modo risarcirai gli altri cittadini e pagherai la manutenzione stradale e i danni ambientali.
Ma un discorso del genere sarebbe molto impopolare in Italia, e specialmente a Roma. E so anche che la componente anarco-individualista dei liberali non sarà d'accordo: ma loro, si sa, non sono davvero liberali.
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