20 maggio 2007

JUVENTUS. Perché la serie B ha fatto bene alla Signora del calcio italiano

Auguri alla Juventus, che torna in serie A dopo una punizione ingiusta proprio sul piano sportivo. Le colpe d’un dirigente maneggione non avrebbero dovuto toccare i giocatori. Non esisteva in questo caso - come dire - il "vantaggio oggettivo", in analogia alla responsabilità oggettiva.
Intendiamoci, se si fosse trattato d’una squadra di brocchi, avvantaggiata in maniera determinante dai trucchi di Moggi, sarebbe stato giusto punirla, insieme al dirigente. Ma i giocatori juventini sono da anni i migliori d’Italia e non solo. Dopo lo scoppio dello scandalo, indossando la maglia azzurra hanno anche permesso all’Italia di vincere i Campionati del Mondo. Ecco, già un anno fa, la dimostrazione sportiva che il teorema Moggi = giocatori era sbagliato. Che senso ha, infatti, "raccomandare" o "favorire" i giocatori migliori d’Italia?
Ma il senso del ridicolo non ha sfiorato i giudici sportivi, che hanno giudicato col fiato sul collo del giustizialismo della magistratura ordinaria e dell’invidia generale anti-Juventus.
Così abbiamo preso per un atto di aristocratica sopportazione, di nobile civiltà sportiva, nel più puro "stile Juventus" dei bei tempi, la rinuncia al ricorso alla giustizia amministrativa e l’accettazione del verdetto. E ora, dopo un difficile campionato (la B non è come la A: sul campo anche i giocatori delle squadre di provincia si battono come leoni fino all’ultimo, costi quello che costi, se non altro per farsi notare dai direttori sportivi della serie A), la "vecchia Signora" del calcio italiano ha vinto di nuovo. Come è accaduto spesso in passato, e come accadrà in futuro. E’ naturale, visto che ha non solo buoni giocatori ma, al contrario di altre squadre, anche un’efficiente organizzazione.
Sono sempre stato contrario al fanatismo da football. E ho anche criticato spesso il mondo del calcio, e perfino il calcio in sé. Al calcio, condizionato talvolta dal "caso" ("il pallone è tondo") proprio per le infinite e casuali interrelazioni reciproche tra i 22 giocatori in campo, preferisco mille volte l’atletica leggera, non solo per la purezza non equivoca del "gesto atletico", ma anche perché mette tutti i competitori nella medesima condizione, e decide in modo razionale, scientifico, gerarchie e premi in base al puro valore atletico individuale.
Ma, paradossalmente, proprio questo mio essere anti-calcio, mi ha spinto verso la Juventus. Perché era la squadra più popolare, sì, ma la meno "tifosa", meno campanilistica, meno fanatica. Perché la storia della sua fondazione (modello inglese, stile inglese, perfino maglia inglese), la signorilità degli Agnelli che – unici - lodavano spesso il bel gioco delle squadre avversarie, e anche una vulgata popolare consolidatasi a partire dagli anni 30, facevano sì che una distaccata nobiltà inglese si sovrapponesse all’antica faziosità tosco-italiana (il calcio è stato inventato a Firenze). E poi c’era la parola "gioventù". Era ed è il nome più adatto, l’unico possibile se ci pensate bene, per una squadra competitiva. Lo sport agonistico è cosa da giovani.
Così, a otto anni di età, l’età giusta - l’unica, secondo me - per questo genere di adesioni, giocherellando al pallone nel cortile di casa con i miei coetanei, fu per me naturale, ovvio, decidere che la Juve sarebbe stata la "mia" squadra. Con moderazione e senza "tifo" (sono andato allo stadio solo una volta in vita mia), perché la Juventus rappresentava in Italia la squadra di quelli che, lontani dalle ottuse folle stracittadine, amavano lo sport, la competizione corretta, e non la faziosità. Un’adesione di stima, "di testa", di stile, senza saperlo in fondo "culturale", non emotiva.
Ma nell’ultimo anno le disavventure della "Signora del calcio italiano" hanno paradossalmente riavvicinato alla maglia bianco-nera i bambini e gli adolescenti di ieri, quelli che a costo di apparire anglosassoni si erano educati alla bellezza e alla signorilità dello sport, non a pretendere la vittoria a tutti i costi, con tutti i trucchi, e per di più disprezzando l’avversario. Questa rimonta in salita, alla disperata, è bella perché per la prima volta la Grande Aristocratica ha dovuto faticare come una squadra di minatori, e ha dovuto far vedere sui campetti di provincia, nelle tante insidiose fosse dei leoni, di avere muscoli e carattere oltreché sussiego e alterigia. La serie B ha fatto bene alla Juve: l’ha resa più umana, più simpatica. Auguri, Juventus. .

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Verissimo. Però secondo me c'è anche lo zanpino della politica, cioè della giustizia pilotata

21 maggio 2007 alle ore 18:09  
Anonymous Anonimo said...

Caro "amico", considero la tua visione delle cose alquanto parziale e poco attenta, fuorviata dalla evidente fede per i "campionissimi" di Villar Perosa e dintorni.
In primis parlando dei meriti dei calciatori juventini nel titolo mondiale 2006, ti rammenterei che se la coppa del Mondo è stata portata sui colli fatali dell'Urbe, è merito di atleti come Materazzi, Gattuso, Totti, De Rossi, Perrotta, Grosso, Gilardino, Inzaghi, Toni ecc. ecc. che se non sbaglio indossano altre casacche, con colori diversi, da quelli che tu ami; ricordarlo non fa male. Sul fatto della forza juventina, ti rammenterei anche la "questione-Doping" e l'inchiesta del Procuratore Guariniello, che ha portato ad una condanna della società di Corso Galileo Ferraris, salvatasi grazie alla prescrizione (come successo ad un certo "ex presidente del consiglio" che con una certa probabilità, fa sussultare il tuo cuoricino di liberale. Sono fatti (non è un calambour, lo giuro) e non vaneggiamenti di chi tifa per un'altra maglia. Spero che apprezzerai un' opinione differente dalla tua. Buon lavoro da " Sir Joe"

12 agosto 2007 alle ore 18:46  
Anonymous Anonimo said...

Caro sig. Valerio, lei è juventino, vero? Non è un "semplice simpatizzante", no? Non mascheri, attraverso i discorsi lunghi, verbosi, pieni di "se", "ma", "forse", eccetera, i concetti basilari. Lo dica: "sono della juve". E basta. E' tanto bello essere chiari. O no? P.S.: abbia rispetto per i calciatori di altre squadre (meno male) che ci hanno consentito di divenire per la quarta volta campioni del mondo..... Saluti. Mr. Matrix

12 agosto 2007 alle ore 18:56  
Anonymous Anonimo said...

Bravo, complimenti per l'articolo bellissimo! Siete unici, avete la faccia tosta come il marmo. Vi dovreste vergognare, per la vostra spocchia, per i vostri furti. Siete immuni al pudore. Comunque per certi versi è bello ritrovarvi, perché è sublime sconfiggervi. La Curva Sud è pronta, come sempre...

Juve ti odio!!!!!!!!!!!!!!!!!

A.S.Roma per l'eternità!!!!!!!

ROMA, IN HOC NOMINE , VINCES!!!!!!!!!!!

C.U.C.S.

12 agosto 2007 alle ore 19:36  

Posta un commento

<< Home