08 settembre 2010

PLAZA DE TOROS. La stupida corrida abolita tra un anno, e solo a Barcellona

Finalmente, il tradizionale sadismo di una parte consistente di spagnoli e il disprezzo verso gli animali che in Spagna come in altri Paesi cattolici ha trovato giustificazione nel secolare atteggiamento della Chiesa, ha subìto un primo colpo. Almeno a Barcellona, città più evoluta di Madrid, la corrida sarà vietata tra poco più di un anno. E dire che vent’anni fa c’erano in Spagna – leggo da un mio articolo su Scienza e ecologia del maggio 1989 – addirittura "scuole di corrida per bambini". Ecco, per curiosità, prima dell’articolo apparso sul sito dell’Ansa, i titoli e il sommario del mio vecchio articolo di denuncia. E, a proposito, per prevenire l'accusa di essere il solito "anti-cattolico", indovinate quale partito spagnolo si è opposto per primo e con decisione al "No alla corrida" dei catalani? Il Partito Popolare, of course, cioè quello cattolico. A riprova che ovunque, ormai, per "partito cattolico", come ai tempi di Cavour si intende non un partito religioso, che sarebbe rispettabile, ma solo un partito che usa il pretesto del cattolicesimo, o meglio di una corrente del cattolicesimo, per nascondere che in realtà è ultra-conservatore o reazionario.

ULTIME INCIVILTA’ DELL’OCCIDENTE
La corrida, una vergogna
di Nico Valerio
Scienza e ecologia, maggio 1989

Vanteria da "machos" di provincia, la plaza de toros è sempre più ridicola. Col pretesto che è un rito di antichissima tradizione la corrida continua ad essere uno spettacolo molto seguito, in specie dai turisti. A Madrid esiste una scuola taurina per giovanissimi. Contro l’ottusa carneficina delle corride si sono schierati in Spagna molti movimenti chiedendo di abolire questa tortura sovvenzionata dallo Stato. Un'inchiesta condotta nel 1986 ha rivelato che la maggioranza degli spagnoli è contraria alla tauromachia. Le corride arricchiscono pochi famosi toreri e gli allevatori, ma non danno lavoro a molte persone
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Ma solo oggi, a distanza di 21 anni, si apre qualche spiraglio di buonsenso:

La Catalogna abolisce la corrida
La decisione del parlamento catalano è passata con 68 voti a favore, 55 contrari e 9 astensioni
Ansa web, 28 luglio 2010.
BARCELLONA - Con 68 voti a favore, 55 contrari e 9 astensioni, il Parlamento catalano ha approvato oggi il divieto delle corride in Catalogna, previsto dalla legge di iniziativa popolare promossa dalla piattaforma Prou! (Basta!). Il divieto entrera' in vigore a partire dal 1 gennaio 2012. La votazione e' stata celebrata come una ''vittoria storica'' dalle associazioni animaliste presenti al dibattito parlamentare e in attesa fuori dall'aula consiliare. La Catalogna e' la seconda regione spagnola, dopo le Canarie, ad aver messo al bando le corride.
L'abolizione della corrida decisa stamani dal parlamento della Catalogna ha scatenato la gioia degli animalisti presenti fra il pubblico dell'assemblea e ha gettato nella disperazione i numerosi "taurinos" (fan della corrida). Fuori dal parlamento, la polizia ha rafforzato il cordone che divide due gruppi di manifestanti, uno di favorevoli al provvedimento, l'altro di contrari, radunati già dalle prime ore della mattina. Con questa decisione la Catalogna diventa la seconda regione della Spagna a abolire gli spettacoli taurini, dopo l'analoga decisione presa dalle Isole Canarie nel 1991, anche se nell'arcipelago non si celebravano ormai corride da anni.
Nonostante gli "aficionados" di questo spettacolo fossero in netto calo, quello di oggi è un duro colpo per la "fiesta", che viene abolita in una delle regioni più importanti della Spagna. L'interdizione approvata - con uno scarto superiore a quello previsto (68 a favore, 55 contrari e 9 astenuti) - entrerà in vigore dal 1/o gennaio 2012 e si applicherà solo alla Plaza de toros monumental di Barcellona, l'unica ancora attiva in Catalogna.
"Ho votato contro l'abolizione perché credo nella libertà e avrei preferito che il proseguimento o meno delle corride fosse deciso tranquillamente dai costumi sociali dei catalani": lo ha detto il premier socialista della Catalogna José Montilla, il primo a comparire in conferenza stampa dopo l'abolizione della fiesta nella regione spagnola. Montilla ha detto di rispettare la decisione del parlamento, ha chiesto a tutti "moderazione" e "rispetto" e ha precisato di non voler usare il voto del parlamento come "termometro delle relazioni Spagna-Catalogna".
Per i portavoce della piattaforma animalista Prou! quello di oggi è invece "un successo che mostra il buono stato di salute della società catalana" e che "mette fine a cinque secoli di crudeltà". Il Partido Popular catalano ha annunciato dal canto suo che presenterà al Parlamento di Madrid un'iniziativa per dichiarare la corrida "festa di interesse culturale generale" e impedire in questo modo che le corti regionali possano abolire lo spettacolo taurino.
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JAZZ. Sonny Rollins al Festival di Laren (1973) in 7.10
There’s no greater Love (un brano scritto da Dexter Gordon) con un trio tra cui riconosciamo Bob Cranshaw bass e Yoshiaki Masuo alla chitarra (7:10).

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2 Comments:

Anonymous Tatiana said...

Bravo!!! Sui giornali e nei blog è passata la notizia che la Spagna ha abolito la corrida... Ma non è vero!

5 ottobre 2010 alle ore 13:15  
Blogger Carlo Molinaro said...

La Catalunya è sempre all'avanguardia!

21 novembre 2010 alle ore 16:45  

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