ARIA DI ROMA. Quel venticello "stuzzicarello". Sì, di cannabis e coca
L’aria di Roma - hanno accertato gli analisti del CNR, che in quanto statali devono avere molto tempo libero a disposizione - ha rivelato abbondanti tracce di coca e cannabinolo. Dosi cospicue, che se fossero riferite all’idrocarburo benzene, per esempio, sarebbero fuorilegge. Ma chi avrebbe mai pensato di regolare per legge il "tasso nell’atmosfera di cocaina e cannabinolo", quest’ultimo il principio attivo della Cannabis indica o marijuana? Nessuno, nonostante la depravata fantasia dei nostri legislatori. Eppure…
Ma allora, gli austeri scienziati del CNR seguono le canzonette? Anzi, mi correggo, seguono anche loro le piste criminali partendo dal corrotto mondo dello spettacolo, come fa il pubblico ministero Woodcok (quello che da Potenza sogna di far arrestare tutti i Sette Grandi della Terra riuniti in summit, così riduce le spese usando un unico torpedone, e fa contento anche Padoa Schioppa)?
Ora tutto è chiaro: politica, cronaca, decenni di Storia incomprensibile, tutto diventa improvvisamente razionale, anche se non ragionevole. E ti credo: distonie vere e proprie. Comportamenti compulsivi. Di chiara origine farmacologica.
Eh, che volete: ogni città ha di che stupirsi. A Milano respirano diossina e bevono acqua alla trielina. A Roma, modestamente, si possono permettere ben altro: acqua purissima di fonte, perfino ricchissima di calcio assimilabile quasi come il latte, e in più costosisima aria alla "coca-maria", l’ultimo mondanissimo cocktail. Un lusso. E, come piace ai romani, gratis. Tutte le fortune 'sti romanacci. Ecco perché stanno sulle scatole a tutti. Già a 20 km di distanza, i palombaresi, per dire, non li possono sopportare. Figuratevi, giustamente, i milanesi.
Anche se? Be' un'idea ci sarebbe... Dite la verità: anche voi pensate quel che mi frulla in mente, e che non osavo scrivere? Vabbè, lo dico. Prima di aggiungere il CNR alla lista dei tanti "enti inutili", pro bono pacis e in via subordinata preferisco seguire un’altra ipotesi. Mi pare una di quelle scoperte pseudoscientifiche fatte apposta per vincere il goliardico ma molto snob Premio IgNobel. Ma sì, avete capito, non fate gli gnorri: una di quelle meravigliose, geniali cazzate, ricche di riferimenti bibliografici, di "Methods and Matherials", e con tanto di seriose "Conclusions", che dividono il capello in quattro contemporaneamente affermando e negando. Nessuno, neanche provette alla mano, me lo toglierà mai dalla testa…
Per il resto, se amiamo il Kitsch, continuiamo pure a cantare le canzonette di serie B per turisti di serie C: "T’invidio turista che arrivi…", il "venticello friccicarello…", "l’aria malandrina". Ma attenti che non ci sia in giro un chimico. Rascel dalle risate si contorce nella tomba.
7 Comments:
Divertentissimo!
Certo che i (romani) del CNR sono schizzati. O forse avevano, loro stessi, maneggiato coca o hashish, e hanno "sporcato" la ricerca...
Si sono traditi...:-)
ivana
Toh, un romano anti-romano.
Che specie rara...
Mi piaci doppiamente.
Lady Godiva, se vai nuda sopra il cavallo e non sotto, faremo amicizia...:-)
da quella pseudoricerca del CNR ho capito perchè quando vado al centro di roma divento euforico e il mio amico pittore egiziano nel caos di roma si sente come a casa sua al cairo, ma quale sana alimentazione naturale potrebbe snebbiare i cervelli dall'aria che si respira?
SIRHADDOCK
Quello che tu lanci come gustosa provocazione (una finta ricerca da premio IgNobel) io la faccio mia come vera e propria tesi. Come è possibile, con l'aria in perenne movimento che in varie zone ci siano fonti di inquinamento da cocaina e cannabis. Posso capire una sorgente puntiforme, cioè momentanea, ma mi rifiuto di credere che ci siano emissioni continue, regolari. E' un tipo di emissione compatibile solo con un laboratorio, anzi, con vari laboratori chimici...
Insomma, loro se la suonano e loro se la cantano (o se la aspirano...)
Un amico erborista interessato a tutto sostiene che il "venticello alla coca" è chiaramente dovuto alla cocaina sequestrata bruciata negli inceneritori. Davvero non c'è altro modo di utilizzarla in modo utile, magari donandola per ricavarne analgesici ai Paesi poveri di Asia e Africa? Giusto
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