30 maggio 2007

ARIA DI ROMA. Quel venticello "stuzzicarello". Sì, di cannabis e coca

Le canzoni romane ci avevano già messo sull’avviso, e chi non capiva è perché o non amava le canzoni romanesche o proprio non voleva capire. "Prestame er ponentino [brezza di ponente, ndr] più malandrino che ci hai", invoca l’amante che evidentemente non riesce a sedurre con i propri mezzi la fanciulla, e deve ricorrere alla farmacologia. Più malandrino di così…
L’aria di Roma - hanno accertato gli analisti del CNR, che in quanto statali devono avere molto tempo libero a disposizione - ha rivelato abbondanti tracce di coca e cannabinolo. Dosi cospicue, che se fossero riferite all’idrocarburo benzene, per esempio, sarebbero fuorilegge. Ma chi avrebbe mai pensato di regolare per legge il "tasso nell’atmosfera di cocaina e cannabinolo", quest’ultimo il principio attivo della Cannabis indica o marijuana? Nessuno, nonostante la depravata fantasia dei nostri legislatori. Eppure…
Però, attenti a non esagerare. Quando è troppo, è troppo. Insomma, anche gli effetti secondari, le crisi da over-dose, erano previste dalle canzoni. Bastava saperle ascoltare, sant’iddio: "Smorza quer venticello stuzzicarello che ci hai…" E come, no? Se stai mezz’ora a prendere il fresco a piazza Navona, sei bell’e "fatto". ("Roma, nun fa’ la stupida stasera"). I guai della "droga facile", direbbero quelli di AN e Lega, mandando in bestia i Radicali.
Del resto, lo dice la canzone, basta annusare e si vedono cose da pazzi e contro-natura (direbbero Buttiglione e Volonté). E' così chiaro! "Tira ‘n ber venticello ch’è ‘na carezza, smuove le fronne [fronde, foglie: evidentissima l’allusione all’erba, ndr] e fa bacià li fiori". ("Nina si voi dormite").
Ma allora, gli austeri scienziati del CNR seguono le canzonette? Anzi, mi correggo, seguono anche loro le piste criminali partendo dal corrotto mondo dello spettacolo, come fa il pubblico ministero Woodcok (quello che da Potenza sogna di far arrestare tutti i Sette Grandi della Terra riuniti in summit, così riduce le spese usando un unico torpedone, e fa contento anche Padoa Schioppa)?
Sia come sia, ora si capisce tutto: l’aria svagata, atarassica, quasi assente, della burocrazia romana, anzi proprio dell’Homo romanus in sé. Che anche se è nato a Canicattì o a Verbania, si adegua subito. Per forza, è l’aria… Ma si cominciamo a comprendere anche certi improvvisi scatti umorali. I cambiamenti immotivati di fronte politico dei parlamentari, le famose pazzie degli automobilisti (rallentano col verde, vanno veloci col rosso) e dei vigili urbani (né vigili, né urbani) di Roma. Insomma, emerge una nuova chiave di lettura di stampo positivistico. La chimica, la "droga" direbbe Fini (non Massimo, né quello dei tortellini: l’altro), invece del "carattere dei popoli", come andavano dicendo Croce e gli idealisti, sono alla base delle vicende umane..
Ora tutto è chiaro: politica, cronaca, decenni di Storia incomprensibile, tutto diventa improvvisamente razionale, anche se non ragionevole. E ti credo: distonie vere e proprie. Comportamenti compulsivi. Di chiara origine farmacologica.
E cadono anche le vecchia accuse ignominiose ai poveri romani (che poi sono sempre i soliti calabresi, pugliesi, napoletani, marchigiani, piemontesi e veneti riciclati). Ambiente levantino, libanese? Macché, come si permettono: erano solo stupefacenti.
Eh, che volete: ogni città ha di che stupirsi. A Milano respirano diossina e bevono acqua alla trielina. A Roma, modestamente, si possono permettere ben altro: acqua purissima di fonte, perfino ricchissima di calcio assimilabile quasi come il latte, e in più costosisima aria alla "coca-maria", l’ultimo mondanissimo cocktail. Un lusso. E, come piace ai romani, gratis. Tutte le fortune 'sti romanacci. Ecco perché stanno sulle scatole a tutti. Già a 20 km di distanza, i palombaresi, per dire, non li possono sopportare. Figuratevi, giustamente, i milanesi.
Anche se... .
Anche se? Be' un'idea ci sarebbe... Dite la verità: anche voi pensate quel che mi frulla in mente, e che non osavo scrivere? Vabbè, lo dico. Prima di aggiungere il CNR alla lista dei tanti "enti inutili", pro bono pacis e in via subordinata preferisco seguire un’altra ipotesi. Mi pare una di quelle scoperte pseudoscientifiche fatte apposta per vincere il goliardico ma molto snob Premio IgNobel. Ma sì, avete capito, non fate gli gnorri: una di quelle meravigliose, geniali cazzate, ricche di riferimenti bibliografici, di "Methods and Matherials", e con tanto di seriose "Conclusions", che dividono il capello in quattro contemporaneamente affermando e negando. Nessuno, neanche provette alla mano, me lo toglierà mai dalla testa…
Per il resto, se amiamo il Kitsch, continuiamo pure a cantare le canzonette di serie B per turisti di serie C: "T’invidio turista che arrivi…", il "venticello friccicarello…", "l’aria malandrina". Ma attenti che non ci sia in giro un chimico. Rascel dalle risate si contorce nella tomba.
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JAZZ. Un audiovisivo curioso, che mette di fronte due sassofonisti e stilisti lontanissimi tra loro, quasi agli antipodi. Solo a Norman Granz potevano venire in mente provocazioni del genere. Ma lo strano è che il duello lo vince, contro tutte le aspettative, il secondo. Che è più lucido, raziocinante, sintetico.

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Divertentissimo!

1 giugno 2007 alle ore 11:22  
Anonymous Anonimo said...

Certo che i (romani) del CNR sono schizzati. O forse avevano, loro stessi, maneggiato coca o hashish, e hanno "sporcato" la ricerca...
Si sono traditi...:-)
ivana

1 giugno 2007 alle ore 11:41  
Anonymous Anonimo said...

Toh, un romano anti-romano.
Che specie rara...
Mi piaci doppiamente.

1 giugno 2007 alle ore 15:30  
Blogger Nico Valerio said...

Lady Godiva, se vai nuda sopra il cavallo e non sotto, faremo amicizia...:-)

1 giugno 2007 alle ore 15:35  
Anonymous Anonimo said...

da quella pseudoricerca del CNR ho capito perchè quando vado al centro di roma divento euforico e il mio amico pittore egiziano nel caos di roma si sente come a casa sua al cairo, ma quale sana alimentazione naturale potrebbe snebbiare i cervelli dall'aria che si respira?
SIRHADDOCK

3 giugno 2007 alle ore 15:13  
Anonymous Anonimo said...

Quello che tu lanci come gustosa provocazione (una finta ricerca da premio IgNobel) io la faccio mia come vera e propria tesi. Come è possibile, con l'aria in perenne movimento che in varie zone ci siano fonti di inquinamento da cocaina e cannabis. Posso capire una sorgente puntiforme, cioè momentanea, ma mi rifiuto di credere che ci siano emissioni continue, regolari. E' un tipo di emissione compatibile solo con un laboratorio, anzi, con vari laboratori chimici...
Insomma, loro se la suonano e loro se la cantano (o se la aspirano...)

3 giugno 2007 alle ore 21:43  
Blogger Nico Valerio said...

Un amico erborista interessato a tutto sostiene che il "venticello alla coca" è chiaramente dovuto alla cocaina sequestrata bruciata negli inceneritori. Davvero non c'è altro modo di utilizzarla in modo utile, magari donandola per ricavarne analgesici ai Paesi poveri di Asia e Africa? Giusto

3 gennaio 2009 alle ore 21:36  

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