04 luglio 2016

LAND ART e stupidità di massa. La folla snob sul pontile di Christo sul lago d’Iseo.

E le migliaia di imbecilli che hanno fatto la fila, dopo aver addirittura viaggiato in auto o in treno, e perfino alloggiato in albergo e, ovviamente, aver affollato anche i locali ristoranti, per essere i primi a stare tutti insieme su un banale pontile gallegiante dipinto di giallo ocra (il colore: ecco l'unica originalità) sul pelo dell’acqua del lago d’Iseo?
      Ditemelo in un orecchio, sù, secondo voi che cosa pensavano di provare i 55 mila deboli di mente? Spero che nella calca, almeno si sia verificato anche, paradossalmente, qualcosa di razionale e intelligente, fosse pure criminale, come scippi, rapine, stupri, o qualsiasi altro delitto a sfondo economico o sessuale, in modo da far rientrare comunque l’evento nella media della normalità della sennattezza umana. Ma se no, la stolida camminata dei provincialotti su un pontile sul lago è proprio la cretinata del secolo, altro che “evento epocale”.
      Un bellissimo panorama devastato e umiliato per 16 giorni. Un'azione diseducativa, perché dà il cattivo esempio mostrando a tutti, giovani compresi, che la sopraffazione della Natura da parte dell'uomo è ancor oggi premiata, addirittura lodata e celebrata su tutti i giornali (ecco, a caso, uno dei più seri) e le tv, sulla cui complicità di passivi ripetitori si perfeziona sempre ogni speculazione ai danni della massa da parte dei soliti furbacchioni (politici, artisti, finanzieri-economisti ecc). Diseducativa anche perché dà l'idea che chiunque impunemente possa fare qualsiasi cosa di un lago, di un fiume, di uno specchio di mare, di un bosco, di un prato, di un pezzo di Natura; come pure di grandi opera d’arte e famosi monumenti storici, ricchi di ben altri valori e significati.
       E anche questo Christo, lo stesso che si è distinto per decenni per aver stupidamente ricoperto di plastica monumenti interi, scogliere, palazzi storici, mura antiche (a Roma toccò alle Mura Aureliane di Porta Pinciana di essere incellofanate nel 1974), come il precedente, dovrebbe smetterla di fare miracoli finti, a cui del resto non crede nessuno, se non dei minus habentes. Il pontile così lungo è autoportante? Se il primo esaltato camminava sulle acque di una pozzanghera estiva, il secondo evidentemente – poiché i miracoli non esistono, e un pontile galleggiante senza ancoraggi sarebbe pericoloso – ha nascosto sotto il pontile migliaia di tiranti collegati a centinaia di possenti pesi adagiati sul fondale.
      Sulla macchinosità di un impianto del genere e sui possibili danni si veda l'articolo dettagliato del climatologo Luca Mercalli, che rivela l'uso di ben 220.000 cubi di polietilene (materiale molto difficilmente smaltibile e riciclabile a evento terminato), 200 pesanti ancore sul fondo, 220.000 perni, 37.000 metri di tiranti. Quindi anche la scienza, oltre alla critica d'arte (Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio), che parla, per usare nostri termini, di "autoreferenzialità" vuota, insomma di banale auto-promozione narcisistica da parte dell'Autore) è contraria: l'offesa al Paesaggio e i danni al fondale e all'ambiente circostanze, fosse pure per il picco di antropizzazione improvvisa in una zona ancora relativamente vergine e per il vertiginoso aumento di rifiuti, sono di molto superiori ai piccoli vantaggi della provocazione "artistica".
       E qui ti voglio. Per molto meno un ristorante o un sub passano guai seri per devastazione di cose e danni all’ecosistema (in questo caso soprattutto piante e animali lacustri). E invece non mi risulta che i Verdi, i Rossi, i Blu o i Viola si siano opposti, e neanche Italie Nostre, Vostre e Loro. E la Procura della Repubblica competente? In altre sedi le Procure sono interessate perfino agli scontrini di una cena pagata da un Sindaco.
      Qui invece ci potrebbero essere danni ambientali a flora e fauna, e nessun magistrato indaga, a quanto si sa dai giornali. Almeno per accertare "che non ci siano" reati ambientali, vista la vasta estensione dell'intervento in un ambiente ecologicamente delicatissimo come il lago d'Iseo. Dove sicuramente se io domani mi avventuro con un barchino a pescare con la lenza o la rete a strascico, sono inseguito a sirene spiegate da una motovedetta e severamente multato (con sequestro del barchino)... E' giusto tutto ciò? No.
      E bisogna prendere provvedimenti contro chi si è reso corresponsabile di un evento così... avventato, e dei mancati controlli o divieti. Anzi, ci piacerebbe curiosare nel contratto: è stato previsto l’obbligo di ripristinare perfettamente i fondali del lago? O gli eventuali ancoraggi resteranno in acqua? E come faranno a controllarlo? Strano, ma di questi aspetti basilari nessuno dei tanti cronisti del menga gettatisi sull’«eccezionale evento» fa il minimo cenno, a quanto ho letto.
      Siamo contrarissimi a queste cretinate pseudo-artistiche, vere e proprie violenze ottuse e provinciali alla Natura e al Paesaggio geografico e storico. Americanate che un tempo, forse, sarebbero andate bene nel Texas (su un lago finto) per meravigliare i grassi abitanti del luogo tra un hamburger e l’altro. Questo Christo (pessimo nomen omen, che già dice tutto) dovrebbe riportare anche i fondali del lago esattamente allo stato in cui erano. Ecco che cosa avremmo preteso - con controlli severissimi anche successivi - già nei preliminari del contratto. E già, forse il popolo bruto e infantile che ora si accalca e fa la fila, non lo sa, ma ci vogliono gli ancoraggi sul fondale per sostenere questa cretinata. Ripristinerà tutto per bene? E chi andrà a controllare i fondali metro per metro? E i danni alla fauna e alla flora acquatica? Anzi, queste cautele gli sono state chieste? Come mai nessuno dei tanti stupidi cronisti che hanno trattato l'argomento ne ha parlato, a quanto ho letto? Eppure è un "particolare" che andava detto già nelle prime righe di ogni articolo o servizio tv. E gli Enti preposti alla tutela del Paesaggio che dicono? Tutta la faccenda è davvero terribilmente provinciale e sottoculturale: pour épater les bourgeois. L'Italia ha ben altro e non ha bisogno di queste cosucce adatte a chi non ha nulla di notevole.
      Ci piacciono i laghi, più del mare, ma i laghi intelligenti, non stupidi. L’Iseo (che abbiamo messo nella lista nera, e sarà privato per saecula saeculorim della nostra presenza)?
      E poi basta con queste americanate sottoculturali, buone per i Paesi che non hanno niente, né Natura bella, né arte, né buon cibo, e devono inventarsi tutto. Per loro una sciocchezza del genere è oro turistico; chissà quanti gonzi, grassi di "hamburger & chips" ci cascano. Ma in Italia uno come Christo, non dovrebbe neanche essere invitato, ed è gravissimo che invece abbia trovato quei finanziamenti che non si trovano per la tutela della nostra grande Arte e della Natura, laghi compresi. E se l'artista bulgaro è convinto nel suo delirio di onnipotenza di essere un nuovo Leonardo, qualcuno gli riveli in un orecchio che il Re è Nudo, cioè che non è proprio nessuno, ma il solito furbo levantino che ha trovato il modo di sbarcare il lunario a spese dei tanti uomini stupidi della società di massa, secondo quel meccanismo truffaldino inventato in Paesi che hanno poca Storia, poca Arte e talvolta perfino poca Natura, e così le devono “inventare” oggi, su due piedi, e a pagamento s’intende. A carico dei citrulli, com’è giusto.
     E i costi? Altro che bearsi per il "biglietto gratuito", il solito specchietto per le allodole, in questo caso per gli allocchi. Ora, troppo tardi, giornali e pseudo-enti di protezione o ambientalisti "scoprono" quello che avevamo denunciato per primi su Facebook: che l'opera ha avuto un costo pazzesco, a carico della collettività, altro che "tutto a carico dell'Autore". Almeno 2 milioni di euro li pagheranno i cittadini. «L'installazione della passerella era a carico della società The Floating Piers [che fa capo all’artista, NdR], ma i servizi sanitari, la vigilanza e i trasporti sono toccati a Regione Lombardia ed enti locali». Comprese «due settimane di caos, ritardi e rincari». Dopo disservizi logistici per gli abitanti dei Comuni interessati, in seguito a una denuncia del Codacons, ora sta indagando la Corte dei Conti per valutare gli eventuali danni economici per la collettività.
      Ma se c'è uno che sicuramente non ci perde è proprio il furbissimo autore, come dimostra un articolo inchiesta.

AGGIORNATO IL 17 DICEMBRE 2016

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Dal momento che il tuo articolo non ha purtroppo avuto commenti, approfitterei dello spazio per un off-topic (spero che tu me lo permetta, anche perché non saprei come altrimenti contattarti).
Brevemente: hanno deciso di escludere la Russia dai prossimi giochi olimpici, cosa di cui non sono d'accordo, ma sorvoliamo (non è questo il punto).
La cosa grave, invece, è che nessun politicante italiano abbia pensato di boicottare le prossime olimpiadi di Rio de Janeiro (oltre che a ritirare il nostro ambasciatore) sino a quando il Brasile non si deciderà a consegnarci un pericoloso terrorista di nome Cesare Battisti, sul quale pendono ben tre condanne all'ergastolo!
Dobbiamo forse considerare normale che un Paese retto prima da quell'ottuso di Lula e poi da quella corrotta di Rousseff dia ricetto perenne a un personaggio del genere?!
Ricordiamo che in Italia ci sono dei morti, nonché un povero disgraziato sulla sedia a rotelle che da troppo tempo gridano vendetta!

Ciao
Mario Pezza

18 luglio 2016 alle ore 21:21  
Blogger Nico Valerio said...

OT. Sono d'accordo su Lula e il Brasile, ovviamente. L'11 luglio ho ricordato sulla mia pagina di Facebook, luogo adattissimo alle campagne di sensibilizzazione e a chiunque abbia idee proprie (che poi molti lo usino per parlare di cani-gatti-bambini ecc. è altro discorso, e questi possono sempre essere cancellati) il Centenario della morte del grande, per noi l'unico vero, Cesare Battisti, l'eroe impiccato dagli Austriaci nel 1916. Altro che il cialtrone criminale omonimo che si è rifugiato nel corrottissimo Brasile! Sulla Russia non sono informato (ho solo letto qualche titolo sul doping sistematico). Ma, vedi, mettere una nota qui, sotto un articolo a caso, non la farà mai leggere dalle persone interessate, mentre su Facebook avresti avuto centinaia di letture e anche qualche risposta (certo, anche in dissenso, e tu avresti dovuto rispondere, obiettare, magari arrabbiarti con i disturbatori cronici, e in media perdere, perché un tema tira l'altro, almeno 30-60 min al giorno. Ecco detti i pro e i contro di FB). Ciao e grazie

19 luglio 2016 alle ore 10:59  
Anonymous Anonimo said...

Mi scuso per il ritardo e la banalità delle mie considerazioni. Sin dal principio ho considerato l'evento in questione come un insulto verso la natura del luogo e l'intelligenza degli "eletti" invitati. Certe immagini mi sono sembrate un esempio di follia collettiva in una natura snaturata da colori e ressa da fast food elitario. Già il proporre di "camminare sulle acque" in massa (su un tappeto giallo ?!) mi evoca immagini di prevaricazione e/o invasione. Se e quando mi può rispondere: cosa veramente ha attratto questa folla ? Non credo che la mania di protagonismo ed il "volerci essere" a tutti i costi siano la sola spiegazione ...
La ringrazio e mi scuso per l'intromissione da parte di una sconosciuta.
Daniela Casati

30 luglio 2016 alle ore 21:40  
Anonymous Anonimo said...

Mi scuso per il ritardo e la banalità delle mie considerazioni. Sin dal principio ho considerato l'evento in questione come un insulto verso la natura del luogo e l'intelligenza degli "eletti" invitati. Certe immagini mi sono sembrate un esempio di follia collettiva in una natura snaturata da colori e ressa da fast food elitario. Già il proporre di "camminare sulle acque" in massa (su un tappeto giallo ?!) mi evoca immagini di prevaricazione e/o invasione. Se e quando mi può rispondere: cosa veramente ha attratto questa folla ? Non credo che la mania di protagonismo ed il "volerci essere" a tutti i costi siano la sola spiegazione ...
La ringrazio e mi scuso per l'intromissione da parte di una sconosciuta.
Daniela Casati

30 luglio 2016 alle ore 21:46  
Blogger Nico Valerio said...

Daniela, lei è d'accordo con me nel valutare molto negativamente l'evento, ma non le basta lo snobismo di massa per spiegare la partecipazione popolare. Ma è un fenomeno ben moto in psicologia. Più l'evento è anticipato, descritto nei minuti particolari dei giornali-tv-web, più si insiste sul mito del famoso artista, specialmente se straniero, e più il pubblico medio di provincia aderisce. Non succede mai nulla in provincia... e una volta tanto anche il pubblico locale vuole partecipare a qualcosa di cui parlano tutti. E quando il giorno dopo la tv racconterà il fatto, potrà dire "io c'ero". Anche nelle grandi città, ben dotate di musei, pinacoteche e filarmoniche, accade questo, ma di solito per eventi importanti, p.es. a Roma la mostra di Van Gogh o di Caravaggio, autori ben più importanti. Pensi che io ironizzo già sulla partecipazione di massa a queste mostre importanti (sono convinti di vedere, ma non vedono se non altre persone che vedono... o cercano di vedere il quadro...); si figuri se l'artista è un creatore di eventi molto furbo....

30 luglio 2016 alle ore 23:51  

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