SCUOLA. Quella statale è la più seria, e la più adatta a formare cittadini liberi.
italiano, prima ancora di Cavour, dettero sempre grandissima importanza all’istruzione pubblica. Erano ben consapevoli che in un Paese di antica e voluta ignoranza, proprio a causa del dominio oscurantista della Chiesa e dei vari regnanti stranieri, è la scuola, solo la scuola, a formare davvero i cittadini liberi, e che senza cultura il Liberalismo non penetra nelle coscienze e nelle menti del popolo. Perciò, che fossero liberali di centro-destra o di centro-sinistra, moderati o progressisti (penso a Lorenzo Valerio ed altri), sempre l’istruzione popolare e la scuola furono considerate prioritarie in tutti i programmi liberali. E la scuola fu, fin dall’inizio del Risorgimento, pubblica, come dovere sociale imposto allo Stato, proprio perché in Italia la scuola “privata” era quella reazionaria tenuta della Chiesa, in particolare dai Gesuiti, ma anche da altri ordini religiosi. Basti ricordare il generoso attivismo del più grande sindaco che abbia avuto Roma, Ernesto Nathan, insieme liberale e mazziniano, nell’istituire le “scuole rurali”, ovviamente pubbliche, nell’Agro Romano.
Siamo convinti, inoltre, della maggiore efficienza e giustizia liberale di una scuola pubblica rispetto ad una privata, in quanto realizza quella “eguaglianza nei punti di partenza” che il grande liberale ed economista Luigi Einaudi raccomandava.
Ci fa piacere, perciò, riportare una tabella tratta dall’indagine sulle scuole dei Paesi dell’area Ocse che metteva a confronto in Italia il rendimento degli studenti nelle scuole pubbliche e private.
“Il grafico mostra i punteggi delle scuole pubbliche e private nei test Pisa condotti nel 2006 in Italia. Pisa (acronimo di Programme for international student assessment) è una indagine internazionale promossa dall'Ocse nata con lo scopo di valutare con periodicità triennale il livello di competenze dei quindicenni dei principali paesi industrializzati. Come si vede chiaramente, gli studenti delle scuole private hanno un livello di competenze acquisite nettamente inferiore a quello degli studenti delle scuole pubbliche sia nelle conoscenze matematiche, sia nella comprensione del testo, sia nelle competenze scientifiche. Si noti che queste statistiche non tengono conto del livello di istruzione e di reddito dei genitori (più alto nella scuola privata) che mediamente porta a risultati migliori dei figli. Qualora si controllasse per questi fattori il divario sarebbe ancora più accentuato (“La Voce”). Per chi è interessato a questo argomento, l’ultima rilevazione Ocse è visibile qui.
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IMMAGINE. La scuola che funziona meglio, o meno peggio, è quella in cui gli studenti acquisiscono migliori conoscenze. Ecco nella tabella del Rapporto OSCE riportata in alto i tre parametri della comprensione del testo e delle conoscenze scientifico-matematiche.
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JAZZ. Il quartetto del grande trombettista Kenny Dorham nel 1959, con Dorham (tromba), Tommy Flanagan (piano), Paul Chambers (basso), Art Taylor (batteria), Il brano è Lotus Blossom tratto dal disco 'Quiet Kenny'.
Etichette: cultura, indagini demoscopiche, liberali, scuola
2 Comments:
Articolo più sintetico dei soliti, ma ugualmente efficace ;)
p.s. Perché non inserisci il "condividi" per facebook o twitter?
Perché era un tema circoscritto alla tabella.
Il Condividi non me lo dà l'editor, dovrei cambiare modello.
Anzi approfitto per chiederti: sto cercando qualche widget che mi consenta di mettere sul colonnino i tag, le varie parole chiave per poter raggiungere tutti gli articoli che ne parlabo (questo più per Alimentazione Naturale). Ne sai qualcosa?
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