21 novembre 2015

Chi bombarda i terroristi, i “buoni” Stati democratici? No, il dittatore “cattivo”.

Grazie Putin, grazie Russia, per il lavoro sporco che state eseguendo con i massicci bombardamenti dei vostri aerei contro la città di Raqqa e gli insediamenti dei pazzi estremisti islamici dell’Isis. Come hanno visto fare ai piloti americani (ormai tutto è globalizzato), ora i piloti russi firmano ogni missile con la dedica: "Per Parigi" (v. foto).

Che cosa volete, nuovi "amici" Russi, come contropartita? Mirate ai pozzi di petrolio detenuti dagli islamisti? Chissà. Ma in tal caso non dovreste bombardarli. O volete essere di nuovo riconosciuti Grande Potenza Mondiale come ai bei tempi sovietici? Oppure vi accontentate solo di far cancellare le sanzioni dei Paesi occidentali per le vostre crudeltà contro i dissidenti interni ed esterni? Forse.

Del resto, dopo tante parole impegnative, qualcuno dovrà pure posare davvero gli scarponi sul terreno in Medio Oriente per neutralizzare gli islamisti. E i poveri curdi, i valorosi uomini (e donne) armati anche da armi italiane, gentilmente fornite dal Gentiloni, ministro degli Esteri, da soli non bastavano più. E, si sa, sulla mira dei piloti francesi o siriani, non parliamo dei turchi (che non si sa mai da che parte stanno e a che gioco giocano), non si può contare troppo.

Dice: ma Putin, presidente della Russia ed ex capo del KGB, è un autocrate che fa il piccolo zar, un dittatore che ne ha fatte di cotte e di crude (pensiamo ai giornalisti dissidenti russi uccisi da misteriosi sicari o imprigionati; ma anche alla Ucraina, che non sarà una santarellina, ma anche un aereo civile gli ha fatto abbattere).

E con ciò? Non si sa che alle volte in politica, come nell’economia e nel commercio, i peggiori, insomma i “cattivi”, gli imbroglioni, com'è come non è, riescono meglio, sono i migliori? Tutto è relativo, certo. Ma la vita dei popoli, proprio come quella degli individui, non è propriamente una danza di debuttanti fanciulle in fiore, per dirla con Proust.

Ma sì, alle volte anche i dittatori, i "cattivi", servono, e magari un despota ex-sovietico può, sia pure per secondi fini, facilitato proprio dalla scarsa delicatezza d’animo (propria e dell'opinione pubblica), essere più adatto a bombardare i "cattivi" di turno d'un presidente democratico occidentale impedito da tanti lacci e lacciuoli. Pensiamo all’incerto presidente americano Obama o ai leaders d’Europa, talmente irresoluti da essere patetici. Nessuno di loro vuole urtare i propri elettori.

Perché si sa com’è ridotto l’Occidente. Diciamocelo con orgoglio: in questa sorta di piccolo Eden realizzato si è ormai "raggiunta e abbondantemente superata" la Perfezione del Logos, la Suprema Felicità. Tutto, ma anche il suo contrario, è a portata di mano, e per tutti. Il Bengodi di Calandrino, Bruno e Buffalmacco, una pacchia. Ma anche il disastro.

Qui, ritrovato Eldorado, vero Paradiso in terra, abbiamo le masse più snob del Mondo. Mica scemi: tutti vogliono essere eleganti, leggeri, futili, frivoli, ricchi, raffinati, superficiali, comodi, pigri e non-violenti. Ah, dimentiucavo, anche altruisti, come si vede in certi film americani edificanti che si danno alla Tv dei ragazzi nel pomeriggio. Però a pancia piena. Tranne, s’intende, che in ufficio, nell'economia e in famiglia, dove sono tutti cani rabbiosi e implacabili, uno contro l’altro armati con ogni mezzo. Ma in pubblico, no, che diamine.

Come ha detto il "buon" papa Francesco, "chi siamo noi" per giudicare, per condannare, per vendicarci, per togliere la vita, sia pure a quelli che ce la stanno togliendo? Bisogna capire tutti: anche gli islamisti fanatici (meglio chiamarli genericamente "terroristi", ché se no i signori in tuta nera e mitra ci querelano per razzismo, e coi giudici che abbiamo in Francia, Italia, Svezia ecc. saremo sicuramente condannati), insomma anche i terroristi avranno "le loro ragioni". Forse sono troppo poveri, come sospetta il buon papa Francesco? Però Bin Laden, che iniziò tutto, era miliardario in dollari. Oggi l'Isis ha il petrolio. O forse solo discriminati ed emarginati, si sa, sensibili come sono... Forse.

Ma noi, piuttosto, facciamo un po' di mea culpa "cristianamente", autoflagelliamoci. E' sicuramente colpa nostra. Anzi, analizziamo a ritroso la nostra Storia, quasi sicuramente gli avremo fatto qualcosa tra il Giurassico e il Neolitico; no piuttosto tra il XV e il XVII secolo, o prima, o dopo. Insomma, non cercate di sfuggire: qualcosa gli avremo fatto.

Così, come le Precieuses ridicules di Molière, tutti su questo palcoscenico si atteggiano a soft”, leggiadri, graziosi, simpatici, piacevoli, casuali e irresponsabili come piume al vento, anzi, di più, come bambini viziati, “Cool”. Freschi, anzi fresconi, direbbero a Roma.

Fatto sta che nessuno giustamente vuole più morire in guerra (se è per questo, neanche i Russi). Ma solo in automobile, o con l'alcol, il tabacco, gli eccitanti, il troppo cibo. E neanche far morire un criminale che ha deciso di far morire tutti. Tranne che in play-station... Questa sì, piace a tutti in modo morboso, in Occidente, in Russia e anche ai terroristi dell'Isis, che – si è appreso dallo spionaggio – comunicavano tra loro mediante messaggi su play-station. ).... Ma allora...

AGGIORNATO IL 26 NOVEMBRE 2015

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Caro Nico, ringrazio anch'io l'antipatico Putin, l'unico lieder che ha veramente mostrato le palle in questa lotta al terrorismo più spietato! Ma purtroppo non mi faccio illusioni. Il terrorismo islamico è oramai un cancro in piena metastasi! E in questi casi le vie sono solo due: o lasciare che il male faccia il suo decorso (portando quindi alla morte certa del malato), o avviare una energica terapia di supporto che ne potrà solo procrastinare il decesso. È ovvio che tra le due si dovrebbe scegliere la seconda. Purché ad aggredire il malato sia sempre “un altro medico”, non quello di famiglia o l'amico oncologo che decide di non infierire ulteriormente sulle già gravi condizioni di un paziente ormai condannato.
Tradotto: sono altamente pessimista per il futuro dell'umanità. Forse non vivrò a lungo per assistere alla catastrofe, ma mia figlia sì. E questo mi spaventa più degli attacchi terroristici!

Mario Pezza - Milano

25 novembre 2015 alle ore 20:05  
Blogger Nico Valerio said...

Grazie per l'attenzione, nonostante che io scriva di rado (ho tanti blog e le cose brevissime (ma le più pungenti, polemiche e divertenti le pubblico ormai sull'orribile Facebook. Dove però uno può selezionarsi gli amici. Quando faccio un commento più lungo che si può leggere da solo lo ripubblico anche qui, in modo che resti a futura memoria (Facebook è un caos: è difficile ritrovare commenti vecchi). Lì conduco diverse battaglie su tutti i fronti: è divertente perché ci sono alleanze e divisioni su ogni cosa. E soprattutto si sanno le notizie prima che le sappiano le agenzie! Ecco perché sono meno presente. Un tempo scrivevo molto su Salon Voltaire, ma ora vedo che pochi leggono i blog e quindi ci sono pochi commenti: è un errore, perché i blog sono infinitamente meglio ponderati e scritti dei post o commenti di Facebook.

26 novembre 2015 alle ore 00:54  

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