07 gennaio 2013

PER CHI VOTARE. Amici o nemici, grandi o piccoli, vecchi, nuovi o neonati?

Politici satira Stavolta sarà dura anche per un politologo, uno storico, un economista, uno psicologo, non solo per chi fa satira. Votare per chi ti rappresenta (a parole) ma ha fatto un mucchio di sciocchezze, oppure per i tuoi avversari storici che dicono (ma come potrebbero fare?) cose sensate? Ma la vera bipartizione è un'altra. Votare per i grandi partiti che sono grandi proprio perché dicono sì a tutti, e quindi andando al Governo sono abituati a mediare, a tener conto degli avversari o delle lobbies, e quindi alla fine non fanno – non possono fare – nulla, oppure fanno idiozie? O invece per i piccolissimi che qualche idea giusta e pura ce l'hanno, ma proprio perché non governano mai, stanno sempre tra di loro, non devono mediare, non devono fare i conti con la realtà, e quindi non si sporcano? Ma, allora, come mai sono così piccoli, e da sempre? E' che il popolo li ha sempre bocciati. Ah, ho capito: se è così, dobbiamo votare per i partitini “garantisti” che si scatenano solo quando l’inquisito o il carcerato è un politico, ovviamente. O invece per i partitini “giustizialisti” che lanciano il crucifige solo quando l’accusato è un politico, meglio se di parte avversa. Ma allora è come dire votare per il “partito degli avvocati” o per il “partito dei giudici”. No? E allora dovremmo votare per i vecchi partiti che quando erano al potere non hanno fatto le riforme e hanno aumentato il deficit dello Stato, proprio quei disastri di cui ora accusano gli avversari? Oppure per i partiti neonati che assicurano che quando loro saranno al Governo tutto, come per miracolo, cambierà, e i buoni, che dico, i bravi e competenti, saranno messi al posto giusto? Ma, a proposito, dove hanno imparato, se sono nuovi, a fare politica e amministrazione, che è una professione difficile? E poi, anche i partiti neonati sono fatti di candidati “maturi”, non certo di neonati. E se questi erano così bravi e onesti già prima, perché hanno per decenni lasciato che gli altri sbagliassero? Per il bene del Paese non potevano entrare in politica nei più diversi partiti immettendo linfa giovane-sana-onesta nella classe politica? Se non lo hanno fatto e si sono limitati a invecchiare fino ai 30-50 anni e più, osservando il tracollo dell'Italia per 10 o 20 anni, sono ugualmente responsabili, sono essi stessi “vecchia classe politica”. Con una colpa in più: il cinismo e la vigliaccheria dello “stare a vedere” e di “lasciar sporcare” gli altri, per poi proporsi abilmente al momento giusto come “nuovi”. Senza contare che i nuovi e puri di ieri sono diventati nel frattempo i vecchi marpioni di oggi, che saranno i nuovi riciclati e trasformisti di domani. A questo punto, indignato, Pirandello si risveglia e va ad accomodarsi nella tomba di Machiavelli. Ma la trova vuota: il Segretario è fuori, a brigare, come al solito. Anzi, peggio, a teorizzare sul cinismo e la disonestà altrui. Lui che in vita cercò addirittura, senza ottenerlo, un alloro di “poeta”. Peccato, volevo chiedere ai due esperti come mai prima del voto noi oggi abbiamo quasi l’impressione di votare “uno, nessuno o centomila”, e se è vero che politologi e politicanti di professione, giornalisti ed economisti, giudici e burocrati, anche quelli che fanno mostra di studio, di neutralità e di “antipolitica”, sono in realtà attori d'una medesima compagnia di giro. Oddio che mal di testa!

JAZZ. Chet Baker alla tromba, in un trio con chitarra e contrabbasso. Bellissimo l’assolo di Oersted Pedersen.

8 Comments:

Anonymous Carmela said...

Bellissimo, condivido. Le motivazioni sono vere e strepitose!

7 gennaio 2013 alle ore 18:17  
Anonymous Ing. Peeters said...

'Azz, non ne salvi nessuno...:-)

7 gennaio 2013 alle ore 18:31  
Blogger adriano said...

Almeno prima di scegliere (perché scegliere bisogna) farsi venire un po'di mal di testa (ad avercela) e non prendere il primo più reclamizzato barattolo che trovi sullo scaffale.Fare lo sforzo di leggere l'etichetta ?

7 gennaio 2013 alle ore 18:45  
Blogger adriano said...

Almeno fare lo sforzo ed un po' di mal di testa farselo venire (succede usandola) e non prendere il primo barattolo che c'è sullo scaffale perché è il più pubblicizzato.Si consiglia di leggere l'etichetta.
Adriano da Torino

7 gennaio 2013 alle ore 18:47  
Blogger Nico Valerio said...

Adriano hai letto solo l'ultima riga della satira? Se avessi letto con intelligenza (eh, sì, a usarla, viene il mal di testa) tutto il pezzo, ti saresti accorto che senza fare nomi ho passato in rassegna tutti gli errori e le ridicole contraddizioni dei soggetti in campo. Ma forse è il tono ironico, satirico e paradossale che irrita gli Italiani, dal Piemonte al Veneto, dalla Puglia alla Sicilia. Ma, scusate, se voi NON siete seri, perché dovrebbe essere seria una SATIRA che parla di voi?

8 gennaio 2013 alle ore 11:43  
Blogger adriano said...

Assicuro aver letto tutto.I soggetti in campo sono i soggetti che noi (ita
liani) siamo stati in grado di produrre.Pensiamo di essere migliori?
Ci rappresentano benissimo.E' come andare allo zoo e riconoscere i propri parenti.Quando punti un dito per accusare qualcuno ricordati che tre dita sono puntate contro di te (proverbio africano).
Adriano da Torino

8 gennaio 2013 alle ore 14:16  
Blogger Nico Valerio said...

Caro Adriano, è chiaro che una persona civile e intelligente non si astiene mai: c'è sempre il meno peggio, che in Democrazia è importante, essendo una tecnica fondata sulla mediazione e anche sul "cittadino medio"... Ma assicuro, e non per il solito snobismo provinciale italiano, che non mi sento rappresentato da nessun partito attuale, come dagli Italiani di oggi in generale. Perché, per non fare troppi misteri, mancano i veri liberali, quelli di spirito, critica e azione risorgimentale e laicista. Manca pure, in subordine, un Partito d'Azione. Mancano perfino i Radicali, quelli veri, fondati da Pannunzio, Calogero, Ernesto Rossi & C. Con questa mancanza grave, unica in Europa occidentale, come avrei dovuto descrivere l'attuale magma o fango indistinto di sigle che si copiano e scavalcano a vicenda nel populismo irresponsabile, a Destra, Centro e Sinistra?
Grazie dell'intervento.

8 gennaio 2013 alle ore 16:36  
Anonymous Mary the Red said...

Grande pezzo virtuosistico e virtuoso! Baci.

15 gennaio 2013 alle ore 11:03  

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