11 gennaio 2007

LIBERTÀ DI CREDERE o no, e uguali diritti per tutte le religioni: Luigi Rodelli

Preti in cattedra di Luigi Rodelli 1958
Ma chi è la bella donna che in tailleur blu e gonna con lo spacco, "stile parlamentare in carriera", fotografata davanti al Parlamento? E' Rosalba Sgroia, rappresentante, insieme all'allora segretario Villella, dell'Unione degli atei, agnostici e razionalisti italiani (Uaar), in piazza Montecitorio, pronta per essere ricevuta dalla I Commissione Affari Costituzionali (presidente Violante) in un'importante audizione. Cose dell’altro ieri, ormai (2007).
Anche i non credenti, com'è giusto, vogliono dire la loro sulla prossima legge sulla "libertà di religione". Libertà di credere, ma anche di non credere: deve esser chiaro per tutti gli Italiani. E troviamo molto liberale che accanto ai rappresentanti delle varie fedi, per la prima volta ci siano anche coloro che difendono il diritto di non credere. E che chiedono per i non credenti la fine delle discriminazioni giuridiche (legali e amministrative), cioè le medesime garanzie di libertà e di possibilità concrete previste per i credenti (scuola, locali pubblici, funerali, consultazioni con lo Stato ecc.).
      Tutti obiettivi per i quali nei lontani anni Sessanta e Settanta (ma i suoi primi articoli e saggi risalgono al 1958) si era battuto a lungo un uomo coraggioso e mite, risoluto e timido, oggi del tutto dimenticato, l’insegnante, saggista e propagandista Luigi Rodelli, con la sua benemerita ALRI (Associazione per la libertà religiosa in Italia), che aveva sede in piazza SS. Apostoli, a Roma. Rodelli era attivissimo. Scrisse molti articoli, opuscoli e libri di denuncia contro il Concordato, il prepotere e i privilegi della Chiesa Cattolica sulle altre religioni e sui non credenti, e si batté sempre per l’uguaglianza di tutte le religioni e i credo filosofici, spiritualisti o no. Allora si vedeva spesso ai convegni del Partito Radicale. Bei tempi, quando i Radicali erano ancora non tanto lontani dalle origini di Pannunzio, Calogero e Rossi, e avevano ancora una bella carica anticlericale e liberale!
      Si veda, qui di seguito in appendice un breve estratto della lunga bibliografia di Rodelli (*) e, qui accanto la copertina di un suo libro, uno dei pochi che siamo riusciti a trovare su internet (visto che i suoi libri che sappiamo di avere in libreria sono nascosti in fondo, sepolti da molte file di altri libri, forse mangiucchiati dai “pesciolini d’argento”, i terribili lepisma…:-).
      Davvero un grande uomo, Luigi Rodelli, forse troppo semplice e appartato, non amante della notorietà e non interessato alla comunicazione di massa (ma neanche i suoi tanti allievi, a quanto pare, visto che mancano sue foto sul web, il che è un vero scandalo…). Ebbe il torto di vivere decenni prima di internet, e il web si vendica non ricordandolo. Eppure i temi da lui sollevati nel suo valoroso impegno civile e pubblicistico sono più attuali che mai.
      Oggi ci vorrebbe un Rodelli, per scrivere in modo perfetto una bella legge sulla libertà religiosa, di cui si sente la mancanza in Italia. Il rischio, invece, è che venga partorita la solita leggina meschina e di corta visuale, pensata sull'onda emotiva delle reazioni al fondamentalismo islamico e alla reviviscenza dell'integralismo cattolico. Rischierebbe di risolversi in una sorta di accordo interno e corporativo tra associazioni specializzate, religioni, e soprattutto tra le due Chiese più intolleranti, per di più con l'avallo ambiguo dello Stato. Come se la libertà delle idee filosofiche fosse un monopolio delle religioni. E come se lo Stato dovesse entrare in queste faccende di coscienza privilegiando questa o quella Chiesa.
      Nel frattempo guardiamo a quel pochino che abbiamo. L’associazione che riunisce non-credenti, atei, agnostici e razionalisti (comunque li si voglia definire), l'Uaar, ha ottenuto prima un'importante audizione in Parlamento (I Commissione), poi altri riconoscimenti. Ma il potere della Chiesa e del Vaticano è ancora enorme in Italia, patologico. Per far sì che lo Stato italiano riconosca in via di principio l'esistenza degli atei, che oltretutto sono oltre il 5 per cento della popolazione, e poi anche per porre le ragioni ateiste sullo stesso piano legislativo e amministrativo di quelle religiose, il che è davvero il minimo per uno Stato che davvero voglia essere non confessionale e liberale. Sull'audizione, ecco ripresa dal nostro Salon Voltaire la testimonianza diretta dell'amica Sgroia, tratta dal sito dell'Uaar. Complimenti vivissimi a lei, a Villella, all'Uaar, e un po' a tutti noi. E soprattutto, un caro e riconoscente pensiero al grande Luigi Rodelli.

IMMAGINI. 1. Copertina del libro "I preti in cattedra". 2. Luigi Rodelli nel 1976 (foto di Sergio Clerici). 3. I dirigenti dell'UAAR, Villella e Sgroia, ricevuti in Parlamento.           
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* BIBLIOGRAFIA PARZIALE DI LUIGI RODELLI
Ecco, come esempio del suo impegno, alcuni articoli e saggi di Luigi Rodelli:

- L'altra faccia della Conciliazione, Archetipografia di Milano (Estr. da: Critica sociale, n. 5, mar. 1959).
- Una beffa storica: la revisione del Concordato, Firenze, Olschki, 1979. (Estratto da: Belfagor, 1979)
- I preti in cattedra. Parenti, Firenze, 1958
- Cattolici e laici contro il Concordato, M. Berutti et al.; a cura di Luigi Rodelli. – Milano, Dall'Oglio, 1970
- Dieci domande agli studenti. (Estratto da: Critica Sociale, n. 6, 20-03-1962, a cura della Sezione di Milano della Associazione per la libertà religiosa in Italia.
- Il finanziamento alle scuole cattoliche. (Estratto da: Critica sociale, 12, 20 giugno 1962
- Lettera aperta ad Andreotti (sul Concordato), Associazione per la liberta religiosa in Italia, [1977?]
- La libertà religiosa nella scuola italiana; a cura dell'Associazione per la libertà religiosa in Italia. Firenze, La nuova Italia. (Estr. da: Scuola e città, 1957 n. 5, mag.1957.
- L'ora di religione : quel che succede a scuola. Lamberto Borghi, Luigi Rodelli, Franco Emilio Borsani. Milano: Associazione per la liberta religiosa in Italia, 1960. (Estr. da: Scuola e citta, a. 11, n. 9/11 (1960)
- Patti lateranensi: quanto costano alla democrazia. A cura di Luigi Rodelli e Lorenzo Strik Lievers. Milano, Dall'Oglio 1970.
- Proposta di riforma della legislazione scolastica in materia di religione in base ai principi della Costituzione della Repubblica. Milano: ALRI, 1980.
- La Repubblica romana del 1849: con appendice di documenti.1955, Torino : Stab. graf. Impronta
- Rifiutano la lezione di religione. Bari: Edizioni del centro librario.(Estratto da: Rassegna pugliese, anno V, n. 1-3 (gennaio-marzo 1970).
- La scuola del Concordato. Milano, Dall'Oglio, 1971. Relazioni di L. Borghi, G. Porrotto, L. Rodelli, al convegno L'ipoteca del Concordato sull'istruzione pubblica, Milano 1971.
- Teismo e ateismo. Il testo di Henri Arvon e i confronti antologici da G. Leopardi. A cura di Luigi Rodelli.       Messina-Firenze, G. D'Anna, 1973.

AGGIORNATO IL 30 AGOSTO 2018

12 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Be', direi che per uno stato davvero liberale questo è davvero il minimo. Finalmente.

11 gennaio 2007 alle ore 16:20  
Blogger Nico Valerio said...

E pochi ricordano che lo stesso liberalismo nasce innanzitutto come lotta per la libertà di religione, con la Riforma potestante. Quand'ero ragazzo, c'era un nobile signore che si batteva quasi da solo (o meglio con l'ALRI, Ass. per la libertà religiosa in Italia), Luigi Rodelli, che era molto rispettato da noi giovani liberali e radicali.
Poveretto, quante ne dovette subire. Ma, anche, quanti colpi riuscì ad assestare alla società clericale d'allora.
Un ricordo, grato, a un simile galantuomo.

11 gennaio 2007 alle ore 16:31  
Blogger Unknown said...

Siamo due altri che ricordano con il loro prof.di lettere del Leonardo da Vinci di Milano, Luigi Rodelli come una persona che ci ha cambiato la vita... in meglio ovviamente.. e al quale pensiamo con affetto e riconoscenza.
AnnaMaria Morazzoni
Giuliano Sacchi
Quinta sez. C 1970

28 luglio 2007 alle ore 22:54  
Blogger Unknown said...

Anch'io ho un ottimo ricordo di Luigi Rodelli.
Anch'io ero nella sezione C del liceo Leonardo da Vinci (un paio di anni dopo Giuliano).
Mi ha dato molto. Ha contribuito ad aprire la mia mente e mi ha insegnato il rispetto per gli altri.
L'ho sempre considerato un grande formatore e trovo sgradevole trovare articoli che insultano un galantuomo come lui(vedete in storialibera.it) .

Paolo Zanella

6 maggio 2010 alle ore 00:26  
Anonymous Anonimo said...

Ho conosciuto molto bene il prof.Luigi Rodelli,sia al "Leonardo"che a casa sua per molti anni. Ho rotto i rapporti con Lui dopo la Morte di Pier Paolo Pasolini,considerato dalla sua "pomposissima" Signora Giulia un "CATTOLICO PEDERASTA MENTALE".
Rodelli aveva un indubbio carisma e fascinazione sui giovani;ma fra le mura domestiche era un "burattino" sotto l'INCANTESIMO della "pomposissima"Amazzone Giulia.
argos

16 giugno 2010 alle ore 23:17  
Blogger Nico Valerio said...

Questi commenti, anche a distanza di anni dall'articolo, di chi ha conosciuto in vita il prof. Luigi Rodelli, sono toccanti: per cose come queste vale davvero la pena di aver aperto un blog.

17 giugno 2010 alle ore 00:38  
Anonymous Buattu said...

Dato il personaggio non sarebbe inutile un vs. commento sul libro di Paolo Deotto, Sessantotto: Diario politicamente scorretto, Fede & Cultura, 2008, che parla anche di questo prof. ai tempi della contestazione studentesca. Magari una sorta di "controdiario politicamente corretto". Saluti costituzionali Francesco Maria Moriconi - Porto San Giorgio

11 luglio 2014 alle ore 12:45  
Blogger Unknown said...

La persona davvero straordinaria era sua moglie, Giulia Ferrario Rodelli. L'ho avuta per docente al Liceo "Carducci" di Milano. Ho conosciuto anche Luigi Rodelli, ma mi ha sempre convinto meno.

17 novembre 2014 alle ore 13:32  
Blogger Gianfranco said...

Ho avuto Rodelli come insegnante di italiano al liceo Leonardo da Vinci di Milano negli anni 1969/1972 -sezione C.È stato un ottimo insegnante e un formatore di vita per noi tutti. Ci ha insegnato la critica e il confronto. Di lui a distanza di tanti anni ho un caro ricordo
Gianfranco

17 gennaio 2017 alle ore 04:35  
Anonymous Andrea Crisanti said...

Leggo oggi sul Corriere, a proposito delle fake news, un accenno al famoso saggio di Lorenzo Valla (del 1400) sull'editto di Costantino. Con questo saggio Valla smentiva la "bufala" del potere temporale della chiesa cristiana. Mi è subito venuto in mente il mio grande professore Luigi Rodelli che tanto ha contribuito alla mia formazione e che, a noi studenti, ha sempre indicato questo saggio come pietra miliare della lotta al potere temporale della chiesa. Vorrei anche sottolineare il suo grande impegno alla lotta contro, i regimi totalitari, il militarismo e le guerre in generale che lo facevano diventare un obbiettore di coscienza ante litteram.

29 novembre 2017 alle ore 14:14  
Anonymous sergio clerici said...

Sono anch'io uno studente della classe C del Leonardo da Vinci.
Da allora e per i successivi 50 anni fino ad oggi, Rodelli ha ispirato le mie scelte di vita, politiche e personali. Il suo spirito critico, la sua laicità onesta, i suoi insegnamenti, il suo esempio, li terrò sempre nel cuore e nell'anima.
Grazie professore e grazie al destino che mi ha consentito di incontrarti. Non ti ho mai tradito e ti sento vicino anche adesso.

Io ho una sua foto nel giorno del mio matrimonio civile nel 1976 e quella della storica sezione C del Leonardo, classe che seppe impostare lotte per un educazione laica nella scuola pubblica.
Chi le desidera mi contatti a sergio_clerici@alice.it

29 agosto 2018 alle ore 14:57  
Blogger Nico Valerio said...

Grazie per la foto che ho inserito nell'articolo, aggiungendo anche il nome di Rodelli nel titolo per facilitare le ricerche su internet.

30 agosto 2018 alle ore 13:05  

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