05 agosto 2006

INCENERITORI. La Stramigioli: "Ma vuoi mettere i Friends of Earth?

Di ritorno da un mese di vita "quasi selvaggia", la mia annuale cura catartica della malattia grave dell'urbanesimo e della calura cittadina, che in pratica consiste nel vivere alla Robinson (il "Crusoe della caletta accanto", in questo caso una fredda pinetina battuta di continuo da raffiche di maestrale a picco su onde gelide nell'isoletta sperduta sì, ma in pieno Mediterraneo), mi riporta alla triste realtà dell'asfalto, addirittura alle ciminiere, la lettera spigolosa e in stile tra il tacitiano e il politico-burocratico d'una evidente stracittadina al 100 per cento.
D'accordo, il caldo e le vacanze rendono ancora più incazzati gli incazzosi per natura (ne so qualcosa), l'estate in città dà alla testa. Dopotutto la stagione non è ancora finita, e mi viene in mente una possibile battutaccia da cabaret, confezionata su misura per un cinico colonnello nazista direttore d'un lager nella torrida estate tedesca del '44: "Inceneritori? Ma a Berlino devono essere tutti matti. Con questo caldo..."
Ogni tipo di calura cittadina, infatti, ha le sue freddure.
La lettera ha un incipit che capisco: anch'io da Robinson mi ponevo il problema dei rifiuti. Con la differenza che da naturista so bene i trucchi eco-tecnologici per risolverlo.
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"Gent.mo sig Valerio - mi scrive la "pasionaria anti-inceneritori" Anna Stramigioli - nell'approfondire la questione rifiuti e incenerimento ho più volte ascoltato la posizione di Spadaccia [Giorgio, prob. su Radio Radicale, NdR], o preso atto della politica Radicale sull'argomento.
Gli Amici della Terra hanno spesso espresso una forte ansia di soluzione tecnologica ad una presunta urgenza.
Ora giunge il documento di Rosa Filippini a ribadire la "necessità" di un inceneritore, o di più impianti, per rendere razionale la gestione. Nella fattispecie si accentua l'urgenza di fronteggiare l'emergenza e l'illegalità del meridione
Ritengo necessario sottolineare che non sono interessata a polemiche, e distinguo tra parti politiche o tra nord e sud.
Una cosa mi starebbe a cuore: capire perchè gli "Amici della Terra" in Italia sono tanto arretrati rispetto alle posizioni espresse in UE e nel Regno Unito, in particolare.
Come mai da noi, dove l'arretratezza nell'innovazione è causa di tanti problemi socio-ambientali, persone come la Filippini rimangono ancorate a vecchie soluzioni, senza aggiornare il loro quadro di riferimento, anzi creando giustificazioni a tutto quel sistema politico e partitico che basa la propria "...crazia" (partito-affaristico-ideologizzante che sia) su cicli di mercato "oligopolizzabili" (mi permetto il neologismo).
Comunque complimenti alla Filippini per le stampelle che offre alla diarchia diessino-diellina che sta approvando inceneritori a ripetizione.
Mi auguro si potrà aprire un confronto sul tema. Ho letto che lei propone di analizzare le posizioni del dott. Montanari, che più volte ha collaborato coi Comitati di tutta Italia per sensibilizzare le diverse amministrazioni locali. Forse sarebbe sufficiente, o potrebbe essere interessante partire dalla considerazione dei documenti prodotti dagli inglesi "Friends of the Earth", che sembrano su un'altro pianeta rispetto alla "sezione" italiana dell'associazione (vd. allegato evidenziato giallo). Nell'attesa di riscontro, porgo cordiali saluti.
Anna Stramigioli
Comitati anti incenerimento Genova
Rete Nazionale Rifiuti Zero"